Scarsità di personale, mancanza totale di investimenti in innovazione tecnologica e rifiuto di un minimo aumento per il rinnovo del premio di risultato nel triennio 2011/2013. Questi sono i principali motivi che porteranno i lavoratori delle Poste ad attuare, da lunedì 3 e fino a domenica 30 ottobre 2011, “un blocco delle prestazioni straordinarie ed aggiuntive”.
La Federazione dei lavoratori delle Poste della Cisl dell’Emilia Romagna da tempo denuncia la carenza di personale in organico. “Nella nostra regione – ha affermato Valerio Grillini, segretario generale della Federazione lavoratori delle Poste (Slp) Cisl dell’Emilia Romagna – mancano all’appello oltre 350 lavoratori, in particolare 200 sportellisti e 150 portalettere, e la situazione è destinata a peggiorare con i pensionamenti che si avranno a fine anno”.
“Situazione di grave difficoltà – continua il sindacalista della Cisl – che non viene neanche ridimensionata con l’aiuto della tecnologia. Difatti la Poste SpA non investe nemmeno una piccola parte degli utili in strumenti, tecnologia e personale necessari per stare al passo coi tempi e con la concorrenza. Con il risultato finale che sovente i computer degli sportelli si guastano e i motorini dei portalettere sono sempre dal meccanico”.
Un quadro non certo esaltante anche se si guarda l’aspetto salariale dei lavoratori, con un’azienda che rifiuta pochi euro di aumento per il rinnovo del premio di risultato nel triennio 2011/2013. “E ciò – denuncia Grillini – a fronte di uno sbandierato bilancio positivo di oltre un miliardo di euro. Senza considerare che un analogo risultato positivo l’amministratore delegato Sarmi l’ha già annunciato anche nel primo semestre di quest’anno” “In compenso però Poste garantisce ai propri dirigenti lauti premi per decine di migliaia di euro. Molti soldi per pochi e pochi per molti”.
Ma questi sono solo alcuni dei motivi che porteranno l’Slp Cisl, insieme a Uil poste, Confsal e Ugl, a indire quasi un mese di mobilitazione su tutto il territorio nazionale. “Siamo consapevoli del disagio che arrecheremo alla cittadinanza, con file agli sportelli che inevitabilmente si allungheranno e posta non consegnata in molte zone delle nostra regione – ha concluso il segretario generale regionale della Federazione lavoratori delle Poste Cisl -, ma purtroppo non abbiamo altro mezzo per farci ascoltare da un’azienda che da troppo tempo ignora sistematicamente tutte le nostre richieste”.