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Tangenziale di Novellara, confermato stop ai lavori

I lavori della Tangenziale di Novellara restano fermi fino a quando non ci sarà un pronunciamento chiaro da parte della magistratura. Lo ha deciso questa mattina all’unanimità il Collegio di vigilanza sull’Accordo di programma per la realizzazione dell’opera pubblica, presieduto dalla Provincia di Reggio Emilia e composto anche dai Comuni di Novellara e Campagnola.

E’ stata la stessa presidente della Provincia di Reggio Emilia, Sonia Masini, a rendere nota la decisione del Collegio di vigilanza aprendo i lavori del convegno su “Etica, legalità e impresa. Lavori in corso” che questa mattina – nell’Aula magna dell’Università – ha chiuso il ciclo di appuntamenti sui temi della legalità e della cittadinanza attiva promosso da Provincia e Consorzio Oscar Romero in collaborazione con lo studioso e storico di criminalità organizzata Antonio Nicaso.

“Abbiamo appena finito di valutare la situazione con i sindaci di Novellara e di Campagnola e c’è stata una conclusione unanime: noi siamo per rispettare assolutamente le indicazioni che derivano dall’interdizione prefettizia, quindi la stazione appaltante ha sospeso i lavori che non saranno ripresi fino a quando non ci sarà un pronunciamento chiaro da parte della magistratura”, ha detto la presidente Masini nel portare i saluti al convegno che ha registrato gli interventi, oltre che dello stesso Nicaso, di Nicola Gratteri (procuratore aggiunto della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria), Tano Grasso (presidente onorario della Federazione nazionale anti-racket e anti-usura), Giuseppe Catanzaro (vicepresidente di Confindustria Sicilia); Cristina Ferraroni (vicepresidente di Cna Reggio Emilia); Daniele Quadrelli (direttore generale della Federazione banche di credito cooperativo Emilia Romagna) e Daniele Marannano (vicepresidente del comitato Addiopizzo).

“Questo è un atto che secondo noi va compiuto in modo molto trasparente, ma non è un atto facile come ben può capire chi sa di cose di mafia – ha aggiunto la presidente Sonia Masini – Per noi sono le prime volte in cui ci cimentiamo con vicende di questo genere, non abbiamo avuto in passato interdittive negative che impedissero lavori, non ne conosco bene le ragioni, ma evidentemente le informazioni non circolavano in modo sufficiente: oggi siamo in una situazione assolutamente diversa, ma pur essendo in una situazione diversa e avendo maggiori informazioni, occorre dire che intanto le leggi sono assolutamente inadeguate. E bisogna dirlo in modo chiaro, fare l’elenco delle leggi che non aiutano chi voglia colpire le mafie in modo adeguato. E’ un dato con il quale gli amministratori locali si scontrano in vari campi, non solo in quello dei lavori e delle infrastrutture, ma anche nell’urbanistica, nel commercio, nelle energie rinnovabili”.

“Noi a volte siamo impossibilitati a fare accertamenti perché non si capisce bene fino a dove possiamo arrivare – ha proseguito la presidente della Provincia di Reggio Emilia – Per questo abbiamo cercato di unire le amministrazioni locali, di sancire un patto di collaborazione con la prefettura e tutte le forze dell’ordine in modo tale che le informazioni circolino e ci si possa sostenere l’uno con l’altro. Perché tutti devono compiere il proprio dovere, fino in fondo: la cosa più semplice per molti, che possono anche avere qualche paura o qualche incertezza, è quella di dire “ma la legge non è adeguata, ma io non posso fare di più”. E’ lì che si può rischiare di lasciare presenze che non voglio assolutamente avere sul nostro territorio”

“Noi vogliamo fare il nostro dovere, ma non possiamo farlo se non siamo messi nelle condizioni di conoscere i fenomeni per ciò che sono, perché un altro problema è creare un clima di sospetto verso tutto e verso tutti – ha concluso la presidente Masini – Questa è sempre stata una terra grandemente ospitale, ne siamo orgogliosi e non vogliamo essere sospettosi verso qualsiasi semplice inflessione dialettale o verso chiunque venga da fuori Reggio: vogliamo essere aperti, il tema è come conciliare una società aperta e solidale, il libero mercato e la libera iniziativa delle imprese, con la necessità di avere una società e un contesto economico assolutamente al riparo da ogni presenza della criminalità. Questo è un punto purtroppo non risolto, per il quale occorre continuare a confrontarsi e a lavorare come stiamo facendo anche con queste iniziative”.

Prima della presidente Masini, anche il presidente della Camera di commercio Enrico Bini aveva accennato alla Tangenziale di Novellara e al dibattito di questi ultimi giorni su una possibile ripresa dei lavori: “Un’opera è importante, ma è importante anche come viene fatta e in passato, a volte, forse non si è controllato abbastanza”. “Ora che c’è chi controlla, è bene che lo si lasci lavorare e lo si sostenga, non che lo si tiri per la giacchetta”, ha aggiunto riferendosi al prefetto Antonella De Miro.

















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