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Un settembre eccezionalmente caldo, il più caldo della storia dell’Osservatorio modenese

Manca ancora un giorno alla fine del mese, ma già ora i dati non lasciano dubbi. All’Osservatorio Geofisico del Dipartimento di Ingegneria dei Materiali e dell’Ambiente dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia settembre 2011 risulta il più caldo mese di settembre di sempre, o almeno da quando esiste e si raccolgono i dati dell’Osservatorio, ovvero dal 1830.

La temperatura media mensile infatti risulta attestata a 24.3°C, e a detta dell’esperto Luca Lombroso “ben poco cambierà con la giornata di domani, a meno di una improbabile e impossibile sopraggiungere di una improvvisa <era glaciale>”. Il precedente record mensile settembrino con 23.5 °C risale al 1987.

“Ancora una volta dunque record non solo battuto ma stracciato. Tanto per dare un’idea – commenta Luca Lombroso – solo se domani vi fosse una giornata con zero gradi per tutto il giorno la temperatura di questo mese scenderebbe sotto al precedente record”.

Per comprendere quanto sia insolita la temperatura media del settembre 2011 gli esperti ricordano che il valore medio 1971-2000 delle temperature di settembre è stato di 20.2°C. “Per rendere meglio l’idea dell’anomalia, il settembre modenese di quest’anno – afferma Luca Lombroso – ha assunto il valore medio dei mesi pienamente estivi, luglio-agosto, oppure sarebbe consono non al fresco autunno della pianura Padana ma al tiepido clima mediterraneo di Palermo”.

Ancora una volta si è di fronte ad un evento estremo. “Quello del 1987 fu uno dei primi record meteorologici che osservai io stesso qui all’Osservatorio. Oggi, dopo i record a catena di fine XX e inizio XXI secolo e la conferma dei primi nuovi vistosi superamenti degli stessi – prosegue Luca Lombroso – mi restano pochi dubbi. Questi eventi estremi sono una conseguenza locale dei cambiamenti climatici globali la cui causa è nelle attività umane”.

Il caldo del settembre 2011 peraltro non è stato, come singole punte giornaliere, mai da record: il giorno più caldo di questo mese è stato registrato il giorno 3 con 31.7°C in Osservatorio, mentre il record mensile assoluto risale ancora al 1949 con 34.6°C. Tuttavia, la sorpresa di quest’anno è che il caldo è stato veramente tenace, costantemente 4-6°C sopra le medie stagionali tranne il breve break del 19-20 settembre, ma subito dopo quella che sembrava la “perturbazione di fine estate” le temperature sono tornate sopra le medie stagionali.

Un veloce sguardo alla situazione piogge conferma una fase siccitosa, soli 12 mm questo mese e soli 279 da inizio anno a Modena: i primi 9 mesi dell’anno sono così i più secchi dal 1983, mentre per opposto l’omologo periodo dello scorso anno era stato fra i più piovosi.

E ora? “Le temperature restano tenacemente sopra le medie stagionali. Mercoledì 28 – precisa Luca Lombroso – il termometro dell’Osservatorio storico di Piazza Roma ha segnato 26.8°C, mentre il valore normale di fine mese sarebbe di 22°C. Al Campus di Ingegneria il termometro elettronico che rimpiazza l’affascinante colonnina di mercurio ha segnato a 28.3°C. Oggi, giovedì 29 al mattino è sembrato fresco con 13.9°C in periferia ma in centro storico dove ha sede la stazione dell’Osservatorio il termometro si è assestato sui 17°C e durante la giornata si è tonati a 27.1°C”.

Previsione. Il caldo secondo gli esperti continuerà. L’anticiclone subtropicale tardivo, che interessa gran parte del Mediterraneo ed anche l’Europa centro-occidentale, non solo non da segni di cedimento ma si va rafforzando. Nei prossimi giorni dunque, nonostante il progressivo e ulteriore accorciamento delle giornate e l’allungamento delle notti, le temperature potrebbero aumentare lievemente e avremo un inizio di ottobre non autunnale bensì tardo estivo; qualche segno di cambiamento si intravede poi verso il 5-6 del mese di ottobre, ma attendiamo conferma dai prossimi calcoli previsionali.

“Finora – si lascia scappare Luca Lombroso – mai, ad ottobre, il termometro dell’Osservatorio ha raggiunto i 30°C. Sarà la volta buona? Al momento li avvicineremo ma non dovremmo sfondare questo record. Sarebbe incredibile segnare nello stesso anno la più precoce temperatura di 30°C (come avvenuto il 9 aprile) e la più tardiva. Ma con i cambiamenti climatici galoppanti non c’è da stupirsi di nulla”.

















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