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Prontobus Montegibbio-Sassuolo: l’Assessore Severi risponde per punti alle critiche avanzate

“In risposta a quanto pubblicato in questi giorni sulla stampa locale in merito al funzionamento del servizio di Prontobus attivo per la frazione di Montegibbio, l’Assessore comunale con delega alla mobilità, Claudia Severi, ha dichiarato:

“Invito il Consigliere del PD Morini a fare alcune riflessioni che per chi gestisce la cosa pubblica dovrebbero essere dovute. Offrendo questo servizio in aggiunta la servizio di linea, per la prima volta questa amministrazione, a differenza di quelle che ci hanno preceduto, ha cercato di dare delle riposte ad una frazione troppo scollegata con la centralità di Sassuolo. Si è così pensato alla sperimentazione della formula del prontobus come servizio al territorio e non alla persona.

Con il Prontobus l’amministrazione ha cercato di dare una risposta ai numerosi residenti della frazione che hanno sottoscritto un’apposita petizione al fine di ottenere una integrazione al servizio di linea già presente al fine di migliorare le condizioni di un’offerta che sembrava essere carente a detta della numerosa domanda presente. Il servizio cosi pianificato, di cui si fa quasi interamente carico il comune, deve essere anche visto anche come una ulteriore risposta ai bisogni di quella fascia di utenza debole (es.: anziani, persone prive di patente o di un veicolo privato) che nelle ore mattutine hanno bisogno di recarsi in città (es.: visita medica, mercato settimanale, commissioni agli uffici postali o alle banche, ecc…) e che altrimenti non avrebbero altro modo che utilizzare l’auto privata propria o di qualche parente.

Sugli orari è necessario considerare che tale servizio è a tutti gli effetti un’estensione del “Prontobus” del Comune di Fiorano Modenese, del quale occorre rispettare le modalità e gli orari di funzionamento in quanto non si è potuto realizzare ex novo un servizio totalmente indipendente da dedicare alla frazione a causa delle risorse sempre più esigue che sono messe a disposizione del trasporto pubblico locale.

Per quanto riguarda i costi, il conteggio fatto da Morini, è semplicistico ed ingenuo. Infatti occorre dire che Il Comune di Sassuolo contribuisce per quota parte al funzionamento di questo servizio, che nell’anno 2010 è costato circa 1.000 euro (periodo Settembre – Dicembre), mentre per 2011 sono stati “previsti” 7.450 euro (iva inclusa), che però solo a consuntivo saranno quantificati. Stando alla scarsità del numero di richiesta, il costo per il Comune sarà più basso del preventivato. Infatti il costo del prontobus per l’Amministrazione dipende anche dal suo ’effettivo utilizzo, essendo costituito sia dal costo chilometrico che dal costo orario. Pertanto, risulta fin troppo sbrigativo, come qualcuno ha avanzato sui giornali, applicare una semplice divisione tra la cifra messa a disposizione e il numero di utenti del servizio per ricavarne i costi per singolo viaggio.

In risposta alle varie ipotesi avanzate attraverso la stampa sulle cause di un mancato successo del servizio, è doveroso sottolineare come sia stata fatta a suo tempo una campagna di informazione ad hoc (articoli sulla stampa locale, pagina dedicata nel giornalino distribuito a tutti i residenti, tabelle informative alle fermate, ecc…) per questo tipo di servizio che ha un funzionamento particolare in quanto non si presenta come il classico “bus” di linea che in determinati orari passa alle fermate. Il pronto bus si deve preventivamente prenotare telefonicamente fornendo giorno ed ora per i quali si richiede il servizio ad una ben determinata fermata. Ovvero che il “prontobus” è un tipo di servizio che risponde a un modello di domanda particolare che è già stata pianificata nel tempo e non fornisce una risposta invece ai bisogni immediati e “imprevisti” del cosiddetto “ultimo minuto”.

In conclusione, dopo un anno di sperimentazioni, va fatta una dovuta valutazione in merito alla riposta a questa opzione. E’ sicuramente meritevole di attenzione la situazione che si è venuta a creare che denota, alla luce del reale utilizzo del servizio (12 utenti nel periodo Settembre – Dicembre 2010, 5 da Gennaio ad Agosto 2011), una relazione anomala tra “domanda” ed “offerta” poiché la prima non utilizza la seconda come potrebbe sfruttandone a pieno le sue potenzialità. Attualmente è al vaglio un’attenta analisi al fine di valutare la possibilità di continuare a fornire un servizio di questo tipo o se sia più opportuno offrire un servizio diverso, per esempio sul modello Taxi bus, che meglio si adegui alle esigenze dei residenti e che sia anche più sostenibile da un punto di vista economico per l’Amministrazione che è chiamata a dare risposte concrete ed efficaci sul territorio pur avendo sempre meno risorse a disposizione da destinare al trasporto pubblico locale”.

















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