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Il Cortile del Pozzo di Palazzo D’Accursio si rifà il look: il Sindaco di Bologna presenta il progetto

Dopo l’abolizione degli stalli per la sosta di auto e moto è stato approvato il progetto “Piccoli Pass”, la riqualificazione dello spazio del Cortile del Pozzo che prevede la realizzazione di un sistema di pedane in legno per esterni, completo di allestimento verde ed arredo per rendere il cuore di Palazzo d’Accursio fruibile a tutti. Una nuova piazza, nel cuore di Bologna, dedicata ai bambini e ai loro genitori. L’inaugurazione del cortile è prevista per primavera.

I costi per la realizzazione del progetto, stimati in circa 250.000 euro, verranno sostenuti dalla Fondazione Rusconi e dal progetto GAIA–Alberi per la città, coordinato dal Comune di Bologna e da Unindustria Bologna.

“Questo progetto è reso possibile grazie al sacrificio dei consiglieri comunali, assessori, sindaco e operatori dell’informazione ai quali è stato tolto il pass auto-moto per l’accesso a Palazzo D’Accursio – commenta il sindaco di Bologna, Virginio Merola – La liberazione dalle auto permette di dedicare il Cortile del Pozzo, con un adeguato progetto di arredo urbano, ai bambini e ai genitori della nostra città. Un cortile nel cuore di Bologna che, con queste nuove caratteristiche, affiancato a Sala Borsa dove ci sono già molte attività per i ragazzi, permetterà con il tempo di implementare ulteriori sinergie e progetti. Stiamo inoltre studiando la possibilità di realizzare eventi serali nel Cortile del Pozzo”.

IL PROGETTO.

Il progetto PICCOLI PASS è stato sviluppato sulla base degli indirizzi formulati dalla Giunta nella seduta dell’8 giugno 2011, indirizzi che, grazie alla riduzione dei permessi di accesso alla ZTL, hanno consentito la riorganizzazione dell’uso dei cortili del Palazzo Comunale. Il progetto ha la finalità di restituire alla città il cortile come spazio confortevole di sosta e ritrovo, con la realizzazione di un allestimento temporaneo, in attesa di un progetto complessivo di riuso di tutto il Palazzo del cortile del pozzo del Palazzo Comunale. Si tratta di un piccolo ma significativo passo nella direzione di un diverso uso degli spazi urbani: aprire all’uso pubblico spazi oggi chiusi, moltiplicando una risorsa scarsa ed essenziale per la città: i pass non sono più delle auto ma dei pedoni.

Intervento preliminare alla realizzazione del nuovo progetto è quello relativo alla ripulitura dei cortili dai numerosi oggetti che nel tempo vi sono stati depositati, in genere legati all’uso di parcheggio di servizio: pali e segnali, paletti e catene, segni sull’asfalto, raccoglitori per rifiuti; ogni oggetto è stato verificato ai fini della sua utilizzabilità, le biciclette sono state spostate nel Cortile dei Cavalleggeri (aumentando il numero degli stalli precedentemente disponibili e riordinandone la disposizione in relazione agli edifici).

L’intervento consiste nella realizzazione di un sistema di pedane in legno per esterni, completo di allestimento verde ed arredo per rendere fruibile la parte centrale del cortile, non utilizzabile dalle auto.

Le pedane compongono tre livelli (rispettivamente alle quote +20, +40 e +60 rispetto all’attuale piano pavimentato in asfalto) che salgono attorno al “pozzo” (che non è oggetto diretto di intervento né nella parte muraria né nell’allestimento delle aiuole a verde oggi esistente che vengono confermate nell’assetto attuale) e sui lati della struttura, per formare un sistema di gradini-sedute, completato da alcune panchine in pietra e da elementi fioriera in acciaio cor-ten contenenti alberi. La presenza delle piante favorirà la protezione dal sole e scandirà il passare delle giornate e delle stagioni sottolineando il movimento del sole e la maturazione delle piante.

Si prevede inoltre una adeguata illuminazione con lampade a stelo basse in corrispondenza delle panchine come illuminazione puntuale, corpi illuminanti a faro sul lato opposto al porticato come illuminazione diffusa e alcune luce basse continue a led in corrispondenza delle sedute in legno con funzione di segna percorso.

L’idea è quella di creare un luogo accogliente, flessibile per usi diversi e facilmente accessibile.

Accogliente

· con l’ uso del legno come materiale naturale, caldo, tradizionale ma utilizzato in maniera contemporanea come disegno e uso a formare un insieme di pedane a diversi livelli per invitare le persone alla seduta per lettura o riposo;

· con la collocazione di 15 alberi da fiore per dare ombra e colore all’ambiente;

· con l’installazione di panchine per una seduta più tradizionale;

· con una illuminazione non invasiva (e del tutto migliorativa rispetto a quella attuale, fornita da pochi potenti fari che illuminano tutto il cortile dall’alto, e che verranno sostituiti dal nuovo impianto) ma nello stesso tempo adatta a creare un ambiente “sicuro” anche per un uso serale;

Flessibile

Lo spazio progettato si presta ad una moltitudine di attività:

· si vogliono sfruttare le qualità di protezione acustica del luogo per spettacoli non amplificati, musicali e teatrali quali concerti da camera, teatrino per i bambini;

· si può utilizzare lo spazio parallelo alla sala Borsa con le panchine tradizionali come sala di lettura all’aperto con un collegamento wireless;

· o semplicemente ci si può sedere sul tavolato in legno per conversare, leggere, lavorare con il pc, all’ombra degli alberi in un luogo silenzioso e protetto, al centro della città;

Accessibile

Il progetto prevede una sequenza di spazi liberamente percorribili che integrano interno ed esterno, adeguatamente serviti da pedane inclinate per un comodo accesso ai disabili e alle mamme con passeggini. La realizzazione della rampa verso il cortile d’onore del Palazzo consente l’eliminazione di barriere architettoniche rilevanti, anche per l’accesso ad uffici e al seggio elettorale del Comune.

Acquisito il parere della Soprintendenza (in data 16 settembre 2011) e condivisi i contenuti del progetto nella seduta di Giunta del 27 settembre, è ora possibile completare la progettazione esecutiva del progetto: le successive procedure di approvazione, di gara per l’affidamento dei lavori e l’esecuzione dei lavori, impegneranno i prossimi 6/7 mesi. Il cortile sarà fruibile nella nuova veste nella prossima primavera.

I costi per la realizzazione del progetto, stimati in circa 250.000 euro, verranno sostenuti dalla Fondazione Rusconi e dal progetto GAIA – Alberi per la città, coordinato dal Comune di Bologna e da Unindustria Bologna.

NOTIZIE STORICHE

Il cortile è parte integrante del complesso monumentale del Palazzo Comunale (o Palazzo D’Accursio), costituito da un insieme di edifici, aggregati per successive costruzioni e modificazioni nel corso di sette secoli entro un’area di forma quadrata compresa fra la piazza Maggiore a levante, la via IV Novembre a mezzogiorno, la piazza Roosevelt e la via G. Venezian a ponente e la via U. Bassi a settentrione.

L’atto di nascita della palazzo può essere collocato verso la fine del Duecento, quando il Comune decise di acquistare un edificio posto in angolo fra le attuali piazza Maggiore e via IV Novembre, che era già stato di Accursio, maestro di Diritto nello Studio bolognese. Dal 1336 diventa dimora stabile degli Anziani Consoli, membri della massima magistratura esecutiva del Comune. Dopo vari avvicendamenti politici nel 1365 il Cardinale Legato Androino de Grimoard, fratello del pontefice, per meglio garantire il possesso della città e la sicurezza della sua residenza fece cingere il palazzo e l’area retrostante con una cinta di mura merlate intervallate da torrioni, diventando di fatto una vera e propria fortezza.

Il secondo cortile, oggetto del nostro intervento, porticato su due lati, prende forma con questi interventi, diventando uno spazio d’armi e di manovre militari con accesso diretto a mezzogiorno attraverso la Torre dei Lapi (attuale via IV Novembre), collegato attraverso il Voltone dei Cavalleggeri con un terzo piccolo cortile a settentrione che fungeva da spazio di servizio per le scuderie e il carcere con accesso dalla porta sulla via Ugo Bassi.

Nel secondo e terzo cortile affacciavano numerosi locali di servizio: le abitazioni della Guardia Svizzera, che alloggiava con la famiglia in un palazzo nel secondo cortile, e i Cavalleggeri nel terzo. Nel terzo cortile erano collocate anche le stalle con fienile del Cardinal Legato. La parte del palazzo tra via Venezian e via Ugo Bassi era infine adibita a sezione giudiziaria con vari locali usati come celle carcerarie.

Nel 1429 un incendio distrusse parte del Palazzo e fu l’occasione per importanti interventi ad opera dell’architetto bolognese Fioravante Fioravanti. Nel 1508 altri interventi di rafforzamento delle difese modificarono il Palazzo. Successivamente per tutto il cinquecento il Palazzo subì una lunga serie di aggiustamenti e di trasformazioni necessari al governo della città.

E’ del 1568 la trasformazione dell’orto interno al Palazzo ad Orto Botanico o “Giardino dei Semplici” da parte del naturalista bolognese Ulisse Aldrovandi, a servizio del quale era stata costruita una grande cisterna sotterranea (ancora oggi esistente e trasformata nel 1922 in cassaforte per l’esattoria comunale) sormontata da una monumentale edicola, opera di Francesco Morandi, detto Terribilia. Alla fine del cinquecento il Palazzo poteva dirsi totalmente modificato e portato alla consistenza e all’aspetto che, senza molte variazioni, avrebbe conservato fino alla fine dell’Ottocento.

Il nostro cortile mantiene nel tempo sempre la funzione di spazio di servizio e di manovra, senza una destinazione particolare. Importanti interventi di modifica al palazzo furono apportati nel 1886 con lo smantellamento del giardino, un tempo Orto Botanico, con la collocazione della gran mole in ferro e vetro della sala della Borsa.

Nella distruzione del giardino fu salvata solo la grande edicola cinquecentesca della cisterna, che venne smontata e rimontata in un cortile della Pinacoteca in via Belle Arti. L’aspetto attuale del secondo cortile di Palazzo D’Accursio risale ai lavori eseguiti nel 1934 con la creazione delle attuali quattro aiuole e alla collocazione nel centro di copia dell’edicola cinquecentesca custodita in Pinacoteca.

Il cortile nel corso degli ultimi anni ha svolto la sola funzione di parcheggio per le auto di servizio al Comune e per i possessori di permessi. Risulta pertanto uno spazio urbano inutilizzato al fine ultimo dell’aggregazione e della convivialità.

















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