“Di fronte ad una città attonita per quello che succede in un reparto ‘modello’ del Policlinico di Modena spicca l’assordante e reiterato silenzio dell’Assessore regionale alla Sanità Lusenti. Come tutti sappiamo, per legge, il direttore del Policlinico è nominato dal Presidente della Regione Errani su proposta dell’Assessore regionale alla Sanità. Dopo mesi di furiose polemiche pubbliche dentro e fuori dell’ospedale, tra professionisti, tra l’Università e la dirigenza, ci saremmo aspettati una parola chiara dal ‘capo’ del Dott. Cencetti. Invece niente. Tutto tace. Non si può pensare di rimandare ogni giudizio e valutazione alle conclusioni della magistratura perché vorrebbe dire che chi governa ha abdicato al proprio ruolo e che certe situazioni si sistemano solo se succede qualcosa di penalmente rilevante. Chi ha la responsabilità politica e quindi l’onere delle scelte non può fare finta di niente sperando che passi la bufera. E’ l’ora delle risposte chiare. Non dei silenzi”.
Lo ha affermato il Consigliere regionale del Pdl Andrea Leoni, sugli sviluppi della vicenda del reparto di Cardiologia del Policlinico di Modena.
“Senza entrare nelle varie tappe della vicenda che hanno portato alla decisione di non rinnovare l’incarico alla Professoressa Modena non posso credere che tale scelta non sia stata concordata con l’Assessore regionale. Visto il clamore, non solo cittadino, che questa vicenda ha assunto, penso che i cittadini abbiano il diritto di sapere come stanno esattamente le cose. I dati ci indicano che da quando è entrata nell’occhio del ciclone la Cardiologia del Policlinico ha subito una profonda crisi di “attrazione” tra i pazienti. Una perdita di fiducia che non rende giustizia all’impegno dei tanti operatori sanitari che vi lavorano. Per questo la formula burocraticamente ambigua della ‘carenza gestionale’ non è sufficiente a diradare la nebbia di questo caso. Mi aspetto che chi di dovere ci metta la faccia e spieghi. Nel dubbio che l’Assessore Lusenti non voglia uscire dal suo misterioso mutismo presenterò un’interrogazione regionale per avere quelle risposte che tutti ormai attendono”.