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Uguali_Diversi, Enzo Bianchi inaugura il festival

Siamo tutti coinquilini in questo piccolo mondo. Sono queste le parole più spesso condivise durante il momento inaugurale della quarta edizione del festival Uguali_Diversi, dedicata alla Terra.

Raul Daoli, nel fare gli onori di casa ha ricordato come il festival serve per alzare lo sguardo e tradurre sin dal giorno dopo le riflessioni ed i ragionamenti in azioni concrete per la collettività “la cultura è il massimo della praticità”. “Conviviamo in una casa sempre più piccola ed è necessario capire quale futuro abbiamo di fronte” ha detto il Sindaco di Correggio Marzio Iotti “Con voglia di imparare e spirito per trovare nuove strade e progetti, come quello di Utile Netto, il Comune di Correggio ormai da tempo collabora con Novellara a questo festival”. Infine Paola Casali, Sindaco di Bagnolo in Piano ha salutato un gruppo di giovani studenti del Don Zefirino Iodi, ricordando come quest’iniziativa è pensata soprattutto per loro e per valorizzare la “diversità come valore per i giovani in un momento difficile”. Mirko Tutino per la Provincia di Reggio ha infine concluso i saluti facendo riflettere sull’importanza di rivedere il concetto di ricchezza e di possibilità, in un’ottica di qualità e di riconciliazione con la terra, anche grazie a questo tipo di manifestazione che dice “mette a disposizione un progetto per un territorio più ampio e occasioni di riflessione per i cittadini, la politica e il territorio”.

La parola “coinquilini” torna anche nelle parole di Enzo Bianchi, priore di Bose che ha inaugurato nel migliore dei modi la due giorni di interventi e dibattiti. Invoca capacità di convivere, di rispettare l’altro, d’essere sensibili, d’essere responsabili. “Uomo, abita la terra, sii fedele a essa, ricerca e persegui la pace” Bianchi sceglie queste parole dalla Scrittura per ricordare il compito d’umanizzazione affidato a ciascuno di noi. Nella visione ebraico-cristiana l’uomo è responsabile della madre terra, il che comporta da parte sua un atteggiamento di sobrietà e misura nei confronti dei beni della terra. L’uomo è sì collocato da Dio quale sovrano della terra, ma in una comunione di co-creature, in uno spazio condiviso con altri co-inquilini; in una situazione che lo rende altro dagli animali, in quanto creato a immagine di Dio, ma animale egli pure tra gli animali, perché una stessa vita è condivisa da entrambi. E se è vero che il creato attende da Dio la trasfigurazione, da noi umani attende la compassione, la capacità di soffrire con la terra: con le piante che soffrono a causa dell’inquinamento dell’aria, dell’acqua, del suolo; con gli animali che spesso gemono a causa nostra”. Ricorda il conflitto ancora in corso sull’acqua bene comune ed in generale la privatizzazione dei beni essenziali, la necessità di responsabilizzarci verso la terra e per un ambiente ecologicamente fragile e per la prima volta nella storia vittima dell’uomo.

La giornata è proseguita con gli interventi di Tonio dell’Olio di Libera con “La terra liberata dalle Mafie” con il prof. Alberto Melloni dell’Università di Modena e Reggio parla d’identità collegata al tema dei 150anni dell’Unità d’Italia con la conferenza dal titolo “Italia terra cristiana?”, a Correggio con “Il Pane nell’arte” e le avventure enogastronomiche del Gastronauta Davide Paolini di Radio 24.

Franco Farinelli, geografo dell’Università di Bologna ha proposto una riflessione sul tema “L’invenzione della terra” a partire dalla grande rivoluzione che il funzionamento della Rete, vale a dire l’avvio della globalizzazione ha portato nella visione della Terra. Incentrata sulla geopolitica e sull’accaparramento di fonti di sussistenza e d’energia l’incontro del prof. Romano Prodi dal titolo “Cibo, energie e materie prime: strumenti di divisione o di unione per il mondo di domani”. Chiude l’intesa giornata di dibattiti il politico ed economista Paolo de Castro con il suo contributo per le sfide che l’agricoltura deve affrontare nel nuovo Millennio “La sostenibilità, la qualità del cibo, la rendita delle aziende agricole”, a Bagnolo in Piano alle ore 20.45.

Il programma di domenica 25 settembre prosegue con gli interventi di: Luciano Manicardi, monaco della comunità di Bose apre il programma di lezioni ed incontri di domenica 25 settembre alle ore 9.30 a Novellara con la lettura della novella di Luigi Pirandello “Canta l’epistola” per proporre una riflessione su “La terra, il corpo, l’anima” e la necessità di guardare al mondo aderendo alla terra.

L’esperienza di militante per i diritti dei consumatori è il contributo che Anna Bartolini, giornalista, scrittrice e volto noto di diverse trasmissioni RAI propone nel suo incontro “I diritti dei consumatori: cibo sicuro e lotta agli sprechi” alle ore 10.30 a Novellara, si prosegue nel Bar Roma sotto ai portici del centro storico di Novellara con la presentazione del fumetto “I Girovaghi – un fumetto…senza terra” da parte dell’ideatore, il fumettista Massimo Bonfatti e di Silver, uno dei pilastri del mondo umoristico e dei fumetti in Italia.

“Quando la terra trema” è l’intervento del giornalista e saggista Maurizio Ciampa di domenica alle 11.30 che, superando le immagini devastanti del terremoto a L’Aquila e in Giappone farà riflettere sul secondo sisma che avviene dopo questi fenomeni naturali, che incide sulle emozioni, modificando la psicologia di massa e rimette in questione il fondamento stesso della razionalità umana . Il filosofo Salvatore Natoli dell’Università Bicocca di Milano parlerà de “Il buon uso del mondo. Agire nell’età del rischio” alle ore 15.30 a Novellara. L’agire (dare un senso alle proprie azioni) e il “fare” (eseguire un compito), trasportato nella nostra quotidianità, poterà a decisive riflessioni su quanto l’essere umano sia davvero titolare della propria vita, e quindi davvero libero e capace d’istituire un rapporto autentico con il proprio desiderio, con la propria corporeità e con gli altri. La terra in rivolta è un altro dei temi al centro del festival, perché le insurrezioni ed il fermento delle masse arabe ci parla di noi, più di quanto sappiamo comprendere. Il ruolo che gioca la globalizzazione nel diventare partecipazione e corresponsabilità, in un’ottica interculturale diventa l’argomento della tavola rotonda, condotta da Brunetto Salvarani teologo e scrittore, intitolata “La terra infuocata del nord Africa” con Afef Hagi, Rania Ibrahim, giovani di seconda generazione della redazione web Yalla Italia www.yallaitalia.it, Azzurra Meringolo giornalista e scrittrice (ha recentemente pubblicato “I ragazzi di Piazza Tahrir” e Abdallah Kabakebbji, fondatore Giovani musulmani d’Italia.

















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