“Riuniamo in un unico tavolo provinciale i tanti Club service che operano nel nostro territorio, concentriamo le singole energie, risorse e competenze, individuiamo alcuni progetti importanti su cui lavorare insieme, impegnandoci tutti per aiutare la città attraverso iniziative di servizio di carattere sociale, assistenziale, culturale e formativo rivolte a tutti i cittadini, dai giovani agli anziani, con particolare attenzione alle persone in difficoltà”.
E’ con questo appello del presidente del Rotary Reggio Emilia, Enrico Zini, che si è aperto ieri il convegno “Volontariato, cittadinanza attiva e solidarietà. Il Rotary e i rotariani nella società contemporanea” organizzato dal Club in collaborazione con il Comune di Reggio Emilia nella storica Sala del Tricolore, nel 150° anniversario dell’Unità d’Italia in una comunione di valori, principi e ideali in cui si riconoscono tutti i cittadini e i rotariani.
“Una scelta coerente con i principi rotariani – ha osservato l’assessore comunale all’Educazione, Iuna Sassi, in apertura del convegno – il cui motto servire al di sopra di ogni interesse personale ci ricorda il contributo dato alla storia da tanti uomini e donne semplici e di rigorosa moralità e da cui ancora oggi dobbiamo trarre insegnamento”. L’assessore Sassi ha poi presentato alcuni progetti su cui è impegnata l’Amministrazione comunale, come Leva Giovani e Mamme a Scuola, a cui migliaia di volontari hanno dedicato il loro tempo libero.
Giuseppe Albertini è poi intervenuto per portare il saluto del Governatore del Distretto 2070, Pier Luigi Pagliarani, di cui è assistente, che ha ricordato tra i tanti progetti di service il Progetto Polio Plus su cui il Rotary International è impegnato con volontari rotariani e sostegno economico per arrivare all’eradicazione totale della poliomelite nel mondo. Una sfida iniziata più di 20 anni fa che ha portato alla vaccinazione di oltre 2 miliardi di bambini e all’eradicazione di quasi il 98% della malattia in tutto il mondo.
Emozionato nel prendere la parola nella storica Sala del Tricolore, Mario Giannola, – che si occupa in qualità di Rotary coordinator dei progetti di service per conto del Rotary International e della Rotary Foundation in una vasta area d’Europa – ha ricordato “la vocazione degli uomini e delle donne rotariani di farsi carico delle necessità e dei bisogni degli altri trasformandoli in opportunità di mettersi al servizio, ed esaltando la diversità nel convincimento che rappresenti una ricchezza straordinaria per le comunità. La società globalizzata – ha spiegato Giannola – avvicina le persone, ma non crea fratellanza, mentre oggi abbiamo bisogno di recuperare la cultura e valori in cui il Rotary si identifica come il senso del dovere e l’impegno, la partecipazione democratica e il senso civico, lo spirito di servizio e la solidarietà, poiché è necessario saper coniugare lo sviluppo economico con la qualità della vita delle persone in un’ottica unitaria di bene comune”.
Un ricordo sentito del senatore Ugo Benassi, recentemente scomparso, è arrivato a introduzione dell’intervento di Franco Mazza che ha ricordato il profondo impegno del sindaco Benassi per lo sviluppo a Reggio Emilia di progetti e iniziative dedicate al sociale. In qualità di presidente della Fondazione Solidarietà Reggiana, Mazza ha quindi messo in evidenza i “numeri straordinari del Terzo settore a Reggio costituito da ben 600 organizzazioni che accolgono 140 mila volontari di cui ogni giorno circa 30-40 mila prestano il proprio tempo a favore della Comunità, esempi del profondo spirito di solidarietà che anima la nostra terra”.
Al termine del convegno, a cui hanno assistito anche Christophe Eme, del Rotary Club Istanbul Findikli e Claudio Castellari del Rotary Club Bologna Est, l’assessore Iuna Sassi e il presidente del Rotary Reggio Emilia Enrico Zini hanno fatto dono a Mario Giannola di una copia del Primo Tricolore a ricordo della città di Reggio.