I tagli che la manovra finanziaria del Governo sta programmando ricadranno anche sull’Area Nord. E così, dopo lo sciopero dei sindaci con la chiusura degli uffici anagrafici e di stato civile dei nove comuni, il consiglio dell’Ucman ha votato un ordine del giorno, in cui si evidenziano le gravi ripercussioni economiche a cui si dovrà fare fronte con pesanti ricadute sui servizi. L’ordine del giorno richiama un documento dell’Anci, sostenuto in modo bipartisan dai sindaci italiani, che è stato illustrato al consiglio dal presidente Carlo Marchini. Lo stesso Marchini ha poi analizzato le ricadute finanziarie sull’Area Nord. «Il nostro bilancio è di circa 5 milioni – ha spiegato – e oltre il 50 per cento riguarda i servizi sociali. Con la manovra governativa avremo tagli per 1,1 milioni; 550mila euro saranno di mancati trasferimenti ai Comuni per il contributo ai servizi straordinari alle persone (borse lavoro, contributi d’affitto, sostegno alle famiglie in difficoltà) e la restante parte dovremo recuperarla con delle drastiche riduzioni. A ciò si aggiunge il fatto che i Comuni contribuiscono con 2,5 milioni al bilancio dell’Area Nord: di fronte ai tagli imposti da Roma siamo sicuri che le nove municipalità riusciranno a mantenere questi contributi? Non è demagogia, il timore per il funzionamento dei servizi è molto elevato».
Per informare i cittadini delle ripercussioni a cui i Comuni dovranno fare fronte, i sindaci inizieranno da domani (sabato 24) un’intensa campagna comunicativa nei mercati dell’Area Nord. Si partirà da Mirandola e a ruota in tutte le altre piazze.
Questo il calendario delle presenze dei sindaci nei mercati:
Sabato 24 settembre: Mirandola
Lunedì 26 settembre: San Felice
Venerdì 30 settembre: Concordia
Domenica 2 ottobre: Cavezzo
Martedì 4 ottobre: San Possidonio
Mercoledì 5 ottobre: Finale Emilia
Giovedì 6 ottobre: Camposanto
Giovedì 6 ottobre: Medolla
Sabato 8 ottobre: San Prospero