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Certosa: domenica presentazione dei nuovi restauri nella Chiesa di San Girolamo

E’ appena terminato il restauro del grande Crocefisso in stucco proveniente dal Pantheon della Certosa e attualmente collocato nell’ufficio adiacente alla chiesa di San Girolamo. Il restauro, curato dallo studio di Otorino Nonfarmale, ha permesso di evidenziare la policromia originale a finto marmo della scultura e di studiarne da vicino i dettagli e la tecnica esecutiva. Grazie a queste ricerche Antonella Mampieri, storica dell’arte dei Musei Civici di Arte Antica, ha potuto formulare un’attribuzione allo scultore bolognese Angiolo Gabriello Piò, autore di spicco della prima metà del XVIII secolo. Piò fu raffinato decoratore di interni di chiese e palazzi (Santa Maria di Galliera, San Luca, San Petronio, farmacia del Corso, casa Cavazza, ecc.) e autore di eleganti statue devozionali (Pietà, San Giuseppe dei Cappuccini; San Francescoe Sant’Antonio da Padova, San Francesco; ecc.).

Sono poi conclusi anche i restauri, a cura del Laboratorio degli Angeli, del muro divisorio della chiesa e delle statue che lo coronano, raffiguranti l’Angelo annunziante e la Vergine Annunziata. Il muro in origine divideva, secondo la tradizione certosina, lo spazio del coro monastico da quello riservato ai conversi o al pubblico laico. Al centro era collocata una porta. All’inizio dell’Ottocento la parete venne allargata e la porta sostituita da un cancello. Rimangono ancora le decorazioni laterali con trofei di strumenti della Passione, le ricche decorazioni scultoree in stucco bianco e dorato, e le due statue dell’Angelo e della Vergine. I restauri potranno rappresentare un importante passo in avanti per la ricerca, permettendo di indagare da vicino materiali, tecniche e particolari esecutivi e di precisare attribuzioni e fasi esecutive.

Questi e altri restauri sono stati offerti ai Padri Passionisti, che reggono la chiesa, da privati, in memoria dei defunti delle loro famiglie.

Si è così creato una sorta di circolo virtuoso, che sostituisce all’antica committenza laica delle opere d’arte quella della loro, altrettanto costosa, conservazione.

I restauri sono stati seguiti da Armanda Pellicciari e Elena Rossoni della Soprintendenza ai Beni Storici Artistici e Etnoantropologici di Bologna.

Il prossimo 25 settembre, solennità di San Girolamo, Mons. Ernesto Vecchi, al termine della messa, benedirà e inaugurerà le tre opere appena restaurate.

 www.certosadibologna.it/

















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