Un importante appuntamento promosso dall’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia dal titolo Cittadinanza attiva, multiculturalità e immigrazione è in corso da giovedì 22 e proseguirà fino a venerdì 23 settembre 2011 presso l’Aula Magna “Pietro Manodori” (viale Allegri 9) di Reggio Emilia.
Il convegno è organizzato dal Centro di ricerca che si occupa di Relazioni Interetniche e Immigrazione (RIMILab), diretto dal prof. Dino Giovannini del Dipartimento di Educazione e Scienze Umane, oltre che dalla sezione di Psicologia sociale dell’Associazione Italiana di Psicologia.
Data la sua rilevanza, l’appuntamento gode del patrocinio del Comune di Reggio Emilia, che attraverso l’Assessorato alla Coesione e Sicurezza Sociale ha contribuito concretamente alla realizzazione dell’evento, del CRIS (Centro Interdipartimentale di Ricerche sulla sicurezza e la prevenzione del rischio), di Boorea, dell’Associazione Italiana di Psicologia (AIP) e della Società Italiana di Psicologia di Comunità (SIPCO).
La due giorni di convegno intendono affrontare il tema della interculturalità e delle relazioni interetniche attraverso l’analisi di varie forme di pregiudizio presenti nella società, così da poterle affrontare in maniera efficace, con la presentazione di studi relativi alla promozione di forme di cittadinanza attiva finalizzate ad una maggior integrazione tra le diverse culture.
“E’ noto a tutti – afferma il prof. Dino Giovannini del Dipartimento di Educazione e Scienze Umane – come negli ultimi anni il numero di immigrati in Italia sia aumentato in maniera esponenziale e con evidenti ripercussioni in svariati ambiti della società, quali la sanità, l’educazione, il lavoro. Parallelamente all’aumento dei tassi di immigrazione, è emersa una tendenza chiara da parte di molti italiani a rifiutare gli immigrati. In particolare, varie ricerche e, soprattutto, le notizie diffuse dai mass media, segnalano la crescita vertiginosa di atteggiamenti di pregiudizio nei confronti degli immigrati, che spesso sfociano in atti di aperta discriminazione. Un fattore che complica l’analisi dei fenomeni di pregiudizio – prosegue il prof. Giovannini – consiste nel fatto che, nella società attuale, vi sono norme ben precise che spesso impediscono di esprimere in maniera aperta gli atteggiamenti ostili verso i gruppi stigmatizzati. Diventa prioritario allora promuovere forme di cittadinanza attiva che favoriscano il coinvolgimento di tutti i cittadini, sia italiani sia immigrati, nella vita sociale del nostro paese. Il compito degli psicologi sociali e, più in generale, degli scienziati che si occupano di tematiche sociali, è quello di studiare le manifestazioni di pregiudizio presenti nella società multiculturale di oggi, esaminandone gli antecedenti e i fattori che portano alla loro riduzione. La riduzione delle incomprensioni culturali è solo un primo passo per favorire la piena partecipazione di tutti i cittadini alla vita comunitaria”.
Per la prima volta si incontrano a Reggio Emilia oltre 60 docenti e studiosi di Psicologia sociale e di Psicologia di comunità italiani, impegnati in ricerche sui temi specifici e molto attuali della cittadinanza attiva, della multiculturalità e dell’immigrazione.
Nelle due giornate vengono presentate ben 29 comunicazioni relative a ricerche e studi scientifici nonché ad esperienze in atto; e gli studi presentati possono costituire buoni suggerimenti per gli interventi delle istituzioni sul territorio.
Maggiori informazioni sono disponibili sul sito www.rimilab.unimore.it (sezione eventi).