Sabato 24 settembre, il coordinamento regionale delle donne del sindacato dei pensionati sfila a Roma per circondare il Parlamento in difesa della Carta. Mina Cilloni: “L’articolo 1 non si tocca, vogliamo un futuro e un lavoro per i nostri figli e per i nostri nipoti”. Domenica 25, la partecipazione alla Marcia Perugia-Assisi per la pace e la fratellanza.
In viaggio alla volta di Roma per presidiare il Parlamento e dire forte e chiaro che la “Costituzione non si tocca”. Sabato 24 settembre, il coordinamento regionale delle pensionate dello Spi-Cgil aderisce al “Treno delle donne per la Costituzione” (www.trenodelledonneperlacostituzione.it), l’iniziativa nazionale promossa dalla Rete delle donne siciliane per la rivoluzione gentile.
Sabato mattina da Bologna, una delegazione delle pensionate emiliano-romagnole, in rappresentanza delle quasi 260mila iscritte in regione allo Spi-Cgil, salirà a bordo dei treni “carichi di donne” provenienti dal nord Italia. A Roma l’incontro con le manifestanti in arrivo dalle regioni meridionali e il corteo in difesa della Costituzione fino a Montecitorio, dove circonderanno il Parlamento per far sentire la loro voce e le loro proposte a “una politica sorda a ogni innovazione”.
“Noi pensionate – dice Mina Cilloni, segretaria regionale e coordinatrice delle pensionate dello Spi-Cgil dell’Emilia-Romagna – vogliamo l’attuazione totale dell’articolo 1 della Costituzione, vogliamo che i nostri figli, i nostri nipoti, i giovani uomini e le giovani donne siano messi in condizione di concorrere alla vita della società, di coltivare un sogno di futuro e di dare il loro contributo alla realizzazione di un Paese democratico”. “Per questo – continua – saremo in piazza e concorreremo a costruire un cerchio umano attorno al Parlamento a difesa dei fondamenti costituzionali”.
Il giorno dopo, domenica 25 settembre, le pensionate dello Spi-Cgil dell’Emilia-Romagna si sposteranno in Umbria per partecipare, nel cinquantesimo anniversario, alla Marcia per la pace e percorrere i 24 chilometri che separano Perugia e Assisi in nome dei diritti, della democrazia e della fratellanza, contro la corruzione, le mafie, la guerra e il razzismo.