Nei giorni scorsi personale del Commissariato di P.S. di Carpi e della Polizia Municipale delle Terre d’Argine ha effettuato controlli straordinari in edifici ed appartamenti abitati prevalentemente da cittadini stranieri, soprattutto sulla base di segnalazioni di disturbo pervenute da coinquilini e da amministratori condominiali relative a sovraffollamento e presenze non autorizzate.
Sono state sottoposte a verifica abitazioni site in Via Leopardi, Via Paganini, Via Pascoli, Via Battisti, Via Ugo da Carpi, Via Pietri, Via Bollitora, Via Trasimeno, Via Manzoni e Via Cimitero Israelitico.
Sono state identificate, in totale, 35 persone e rintracciati, in Via Leopardi, due cittadini pakistani clandestini sul territorio nazionale per i quali è scattato il decreto di espulsione. Nel corso dei controlli sono state elevate anche tre contravvenzioni per omessa denuncia di ospitalità all’autorità di Pubblica Sicurezza.
Successivamente, il personale della Polizia di Stato e della Polizia Municipale ha effettuato il controllo, unitamente a personale dell’Ispettorato del Lavoro, di una ditta di maglieria ubicata in via della Ricerca Scientifica nel corso del quale sono stati identificati 24 cittadini stranieri pakistani, di cui solo due in regola, mentre gli altri 22, quattro dei quali clandestini, sono risultati tutti lavoranti “in nero”. I quattro clandestini sono stati muniti di provvedimenti di espulsione dal territorio nazionale.
L’Ispettorato del Lavoro di Modena ha proceduto, inoltre, alla sospensione dell’attività imprenditoriale con la sanzione amministrativa di € 1.500,00 per impiego di numerosi lavoratori in nero. Le altre irregolarità amministrative pure riscontrate sono ancora al vaglio di detto Ufficio per l’adozione di ulteriori provvedimenti.
Militari della Guardia di Finanza di Carpi hanno, poi, provveduto al sequestro di numerosi capi di maglieria riportanti un marchio noto a livello nazionale per l’accertata falsificazione dei capi.
Nei confronti del titolare della ditta si è, inoltre, proceduto alla denuncia prevista dall’art. 22 comma 12 del D.Lgvo 286/98, per aver assunto alle proprie dipendenze cittadini stranieri clandestini sul territorio nazionale.
Gli accertamenti documentali eseguiti sul posto hanno infatti permesso di acclarare che tutto il personale era stato “assunto” in nero dal titolare della ditta, un cittadino pakistano del 1968 residente a Carpi, che aveva organizzato l’attività anche sotto l’aspetto delle apparecchiature e della gestione delle commesse e ne era, quindi, il diretto responsabile.