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La Federazione PSI di Modena sui dati congiunturali di recente pubblicazione

Negli ultimi tempi sono stati pubblicati dati congiunturali che ci hanno,come al solito, interessati. CONFARTIGIANATO E.R. in una nota del 19 settembre,preoccupata, ci ha fornito dati sulla disoccupazione giovanile. Noi abbiamo estrapolato i dati relativi all’Emilia Romagna.

-giovani 15/24 anni tasso di disoccupazione 22,4 %

-giovani 25/37 anni tasso di disoccupazione 7,9 %

Provincia peggiore in Emilia Romagna : Modena con il “ primo posto “, in negativo, con tasso del 14,4 % complessivo.

Il 14 settembre abbiamo preso in esame una nota emessa dal Centro Studi e Statistica della Camera di Commercio di Modena.

A margine della pubblicazione di dati e statistiche relative all’export modenese nel 1° semestre 2011, ci ha interessato il commento sul rallentamento tendenziale all’export nel 2° trimestre.

La performance complessiva pari a più 13,3 % rispetto al corrispondente periodo del 2010 è indice,secondo noi, di presenza e qualificazione del manifatturiero modenese,particolarmente nella meccanica,alimentare e tessile.

Rallentamento nel 2° trimestre nel comparto ceramico con un meno 1,5 %.

Particolarmente in tensione il biomedicale con un meno 15,4 % ed industria del legno con un meno 11,6 %..

La nostra notazione politica mette in evidenza le difficoltà che stanno attraversando le industrie manifatturiere dirette alla esportazione, con punti di riferimento assenti dopo la dipartita dell’ ICE, non sostituita da “ niente “.

Il recente aggiornamento della situazione congiunturale modenese elaborato dalla Camera di Commercio in collaborazione con l’ufficio studi della CNA,parte dalla considerazione generale che il “ quadro evolutivo resta improntato da molti elementi di debolezza “

Quindi 1° semestre discretamente positivo con buone performance trainanti dovute all’export ed al ciclo di ricostituzione delle scorte di magazzino.

L’occupazione è ,ancora,in sofferenza e nonostante l’utilizzo degli ammortizzatori sociali, ci sono circa 8.000 operatori a riposo forzato.

Lievi variazioni in aumento si registrano nella occupazioni,ma riguardano contratti flessibili ( interinali e parasubordinati ).

Complessivamente la produzione ha registrato un aumento del 9,8 % semestrale con segnali differenziati nei vari comparti.

Interessante l’analisi afferente il settore ceramico che possiamo sintetizzare : “più complessa la situazione del settore….penalizzato con cui stanno riprendendo i consumi….in Italia,ma anche in Europa. Dall’altro lato……competizione…..sul terreno della qualità e dall’altro….attraverso un processo di delocalizzazione degli impianti,producono un effetto sul territorio…di difficile valutazione “.

La valutazione politica complessiva ci spetta.

Superamento della fase dei tagli e del prelievo fiscale al limite della demenza .

Sollecitiamo una politica di incentivi alla crescita e di fiducia con i fatti.

Riforme di struttura quale quella fiscale che sposti il prelievo dai redditi di lavoro dipendente,dalla produzione,alle rendite. Non vediamo elementi ideologici per una imposta patrimoniale a regime ed una imposta di bollo sulle transazione finanziarie

(Federazione Modena Partito Socialista Italiano)
















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