Antonio Bergianti: professore, giornalista appassionato, anima generosa del volontariato, intellettuale onesto e impegnato nella politica vera e per la cultura. Se n’è andato a 75 anni, lasciando la moglie Annamaria il figlio Alberto, consigliere comunale a Vezzano, la figlia Lucia e sette nipoti.
Uomo pubblico che ha dato il suo contributo su più fronti, era persona schiva, aliena alla ribalta del palcoscenico. Quel palcoscenico che ha accolto per trent’anni la rassegna dialettale del Teatro Manzoni, sua personale creazione, che ha sempre curato con passione e attenzione maniacale.
“Antonio era un organizzatore scrupoloso e puntuale, una sicurezza per i suoi collaboratori, molti lo ricorderanno anche come promotore della “Mostra Nazionale degli Hobbies” – racconta l’Assessore alla Cultura Ilenia Rocchi – Una delle sue ultime “fatiche”, vissuta con grande soddisfazione e coronamento di un suo progetto, è stata la mostra fotografica “Il monte, la polvere, la strada, la memoria – Volti e luoghi di storia vezzanese”, realizzata lo scorso novembre in occasione della Fiera di San Martino”.
Si definiva una persona stanziale ma era sempre in viaggio con le idee, a cavallo di iniziative ed eventi, preso da una forte empatia per le vicende e per le persone. Antonio sapeva descrivere i dettagli, sconosciuti ed indifferenti ai più. Come corrispondente del Resto del Carlino, di Tutto Montagna e della Libertà ha narrato la storia di un paese. L’ha fatto sempre con grande trasporto, grazie ad una sensibilità speciale ed autentica.
L’impegno come consigliere comunale per tre mandati, prima con la Dc poi con il Ppi ne ha fatto un protagonista in ambito politico, personaggio simbolo di una visione della realtà locale ed interprete di valori universali, di cui era portatore e testimone.
“Per Antonio fare politica significava occuparsi della vita della comunità in tutti i suoi aspetti – ricorda il sindaco Bigi – Il suo impegno nella promozione culturale ed educativa era la continuazione logica della sua presenza in Consiglio comunale. Antonio un maestro, ma soprattutto un testimone”.
L’Amministrazione comunale, con autentica stima e speciale riconoscenza.