“Siamo di fronte all’amministrazione comunale peggiore dal dopoguerra ad oggi, con un Sindaco amico degli zingari e dei clandestini, che pretende di far votare gli immigrati tout court, disattento alle esigenze dei cittadini perbene che lavorano e pagano le tasse”. Così si è espresso il Consigliere regionale del Pdl, Fabio Filippi, in merito alla rivolta dei Sindaci, guidata da Delrio (assenti Bedeschi di Viano e Benaglia Guastalla).
“Non stupisce quindi – ha osservato Filippi – la rivolta dei Sindaci cattocomunisti contro la manovra economica del Governo. Per fortuna in Italia sono molti i Sindaci che non la pensano come Delrio e gli altri Sindaci reggiani politicamente affini, anche se non hanno lo stesso spazio mediatico.
I sindaci cattocomunisti reggiani hanno voluto consegnare simbolicamente al Prefetto Antonella De Miro, le deleghe per le funzioni anagrafiche; una scelta ribellistica, sbagliata e grave.
In verità ritengo che dietro questo gesto di rivolta si nascondano interessi precisi: non a caso questi Sindaci hanno fatto ricorso alla Corte Costituzionale contro gli articoli 4 e 16 della manovra, ossia quelli che obbligano i Comuni alla dismissione delle società partecipate.
Questi Sindaci, evidentemente, vogliono continuare ad usare le società partecipate, in particolare le Municipalizzate, come Bancomat per finanziare la loro politica clientelare e la loro rete di potere.
Questi Sindaci cattocomunisti non solo si sono opposti all’abolizione dei microcomuni e dei loro apparati amministrativi, allo scopo di ridurre la spesa pubblica, ma sono addirittura contrari ad una unificazione dei loro servizi; insomma di ridurre la spesa pubblica non ne vogliono proprio sapere; tanto a pagare, si sa, sono sempre i cittadini contribuenti.
Non è vero, come ha affermato Delrio che in conseguenza della manovra i servizi pubblici saranno compromessi in modo irreversibile; non è vero che il patto di stabilità strangola i Comuni, anche se, personalmente, sono dell’avviso che le limitazioni di spesa dovrebbero essere non lineari ma selettive, in base ai bilanci dei singoli Comuni. Il primo cittadino reggiano, ancora una volta ricorre alle menzogne ed alla propaganda infischiandosene della gravità della situazione economica. Negl’anni settanta ed ottanta i governi di centrosinistra hanno fatto le ‘cicale’, spendendo e sprecando senza limiti; oggi spetta all’attuale Governo rimediare agli errori del passato, in un contesto di crisi internazionale che rende tutto più difficile”.