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Scandiano, restaurata la pala d’altare dell’oratorio di Iano, ora visibile a tutti

Domenica 18 settembre, alle 18, in occasione dell’apertura della nuova sede del Credito Cooperativo Reggiano a Scandiano, verrà presentato il restauro della pala d’altare Madonna col Bambino e San Filippo Neri, realizzata dal pittore Gian Francesco Ghiselli, detto lo zoppo (Reggio Emilia, attivo prima metà sec. XVIII). La pala si trovava originariamente a Iano – nell’oratorio dedicato al santo fiorentino, “salvatore” di tanti giovani di strada già nel lontano XVI° secolo – e per un caso fortunato venne conservata nel solaio della famiglia di Guido Grazioli. L’immagine sacra settecentesca è ora di proprietà dell’amministrazione comunale, ma rischiava di non poter essere visibile perché bisognosa di restauro: oggi grazie al sensibile intervento della banca è stata realizzata la volontà di veder restituito alla comunità un dipinto di scuola locale così antico e prezioso, grazie anche al grande interessamento dell’antiquario Giorgio Monzali e dell’associazione culturale Oratorium. Il restauro è stato eseguito dall’esperta Chiara Davoli, di Taddei Davoli, con la sorveglianza della Soprintendenza.

L’oratorio di san Filippo Neri a Iano fu costruito nei primi decenni del XVIII° secolo dalla Congregazione dell’Oratorio di san Filippo Neri di Reggio Emilia, per assicurare la messa ai confratelli nel periodo della villeggiatura presso la loro possessione.

Secondo le testimonianze del parroco di Iano, don Bernardino Corradini, l’oratorio risultava già ultimato nel 1726, data entro la quale si deve pertanto collocare l’esecuzione del dipinto raffigurante la «Beata Vergine e suo Figlio con san Filippo ed un angelo», un tempo collocato sopra l’altare. Il piccolo oratorio, posto accanto alla chiesa parrocchiale di Iano nella località detta “Cipressi”, e i suoi arredi mobili, tra i quali anche la pala d’altare, nel 2009 sono stati donati dalla signora Gisella Oleari al Comune di Scandiano.

Oggi la Madonna col bambino ritorna a nuova vita e sarà visitabile per circa 6 mesi –con l’approvazione da parte della Soprintendenza per i beni storici, artistici ed etnoantropologici di Modena e Reggio Emilia -, nella nuova sede della Banca Reggiana Credito Cooperativo di Scandiano.

L’Amministrazione comunale ringrazia l’istituto di credito per aver finanziato il restauro, dimostrando attenzione e sensibilità nei confronti delle emergenze storico – artistiche del territorio scandianese e dello sviluppo della cultura locale.
















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