La scuola e la storia dei 150 anni di Unità sono inscindibili: non potremmo festeggiare questo anniversario se la lunga fatica e l’impegno dei “maestri” d’Italia non avesse saputo trasformarci da sudditi a cittadini, da popolo per il 90% analfabeta a uomini con la possibilità e il diritto ad una piena partecipazione democratica, uniti da una stessa lingua e capaci di riconoscerci in una comune identità.
E’ la nostra scuola che ha permesso ai figli di tutti i suoi migranti interni, da regione a regione, di costruirsi una propria nuova identità unitaria pur sapendo conservare i legami e i fili mai recisi con le proprie terre d’origine.
E sarà solo la scuola che potrà rifare ancora una volta questa opera necessaria di cucitura delle diversità con i ragazzi della nuova migrazione, tessendo l’unita e l’identità di domani.
Tutti dovremmo confrontarci con la scuola: governo, istituzioni, amministrazioni, collegi docenti, famiglie, rappresentanze della società; in una necessaria e condivisa responsabilità etica che dobbiamo alle nuove generazioni e senza dimenticarci che è solo “insieme a loro” che possiamo costruirla.
Gli interventi governativi sulla scuola, che si sono concretizzati in diminuzioni di finanziamento, contrazione di classi, riduzioni del numero degli insegnanti e del personale ausiliario, costringono l’Ente Locale a farsi carico, con impegno economico sempre più imponente, di sostenerla, ben al di là delle sue competenze, per ridurre l’impatto pesantissimo dei tagli.
E questo proprio nel momento più difficile, quando la crisi più pesante degli ultimi cinquant’anni vede crescere esponenzialmente il bisogno di risorse da destinare al sostegno sociale delle famiglie.
Nonostante la realistica consapevolezza che la contrazione di risorse disponibili renderà sempre più difficile continuare a garantire alle nostre scuole quell’articolato, vario e ricco supporto all’offerta formativa che fino ad oggi ci ha contraddistinto, proviamo per il prossimo anno a mantenere e riproporre gli interventi che negli ultimi anni abbiamo condiviso con le istituzioni scolastiche.
Perché il rapporto scuola-comunità, l’integrazione tra dentro e fuori, lo stimolo al senso di appartenenza ad un territorio, l’apertura alla relazione con i tanti soggetti che questo territorio esprime sono opportunità troppo importanti sia per la crescita dei nostri ragazzi che per tutti noi adulti: la scuola non è “altro”, è invece elemento imprescindibile di quella rete di relazioni e incontri che costruiscono e fanno evolvere l’insieme della comunità sociale.
Un augurio di un proficuo anno scolastico a tutti gli studenti fioranesi per il loro imminente ritorno sui banchi.
(L’assessore alle politiche scolastiche, Maria Paola Bonilauri)
