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Castelfranco, Righini(PDL): “La riqualificazione urbana della città non può più aspettare”

Dall’incontro sul nuovo assetto territoriale della città che si è tenuto ieri a Castelfranco non è emerso nulla di concreto, se non una richiesta di consigli e idee che dovrebbero proporre i cittadini attraverso un percorso cosiddetto condiviso. Sono stati ripresentati vecchi progetti mai avviati, ed oggi obsoleti, da cui si chiede di ripartire, per una città che è totalmente cambiata nel frattempo. Questo fa pensare ad un vuoto di idee e di programmazione sulla gestione e sul futuro della mobilità, della viabilità, dell’urbanistica e dei servizi; anzichè lavorare per i cittadini, si chiede ai cittadini di lavorare per loro, con la speranza eventualmente di attribuire loro un domani, la responsabilità del nulla di fatto.

La città di Castelfranco aspetta da decenni la riqualificazione del suo centro storico, ma anche un moderno ed organico sviluppo urbanistico del suo territorio. Ancora oggi l’impianto della città, seppur funzionale, è quello dettato dalla vecchia centralità sia viaria che urbanistica della strada consolare romana via Emilia. Ma negli anni, la città ha avuto un incremento esponenziale sia sotto l’aspetto urbano che demografico. Ciò non è stato accompagnato dall’analoga espansione di servizi infrastrutturali. Questa inadeguatezza ha trasformato la nostra città in un dormitorio dove la gente che vi abita è obbligata a fare il pendolare non solo per andare a lavorare, per studiare, ma anche per accedere a servizi socio-sanitari che prima c’erano e ora sono stati tagliati. I problemi sono tanti, gravi e da affrontare e risolvere in una logica globale ed integrata programmando e confrontando insieme in sede istituzionale e politica un progetto per la Castelfranco del futuro. Gli amministratori sono stati eletti e sono pagati per fare questo, non per delegare i cittadini a fare cose che dovrebbero fare loro. Noi siamo pronti a fare la nostra parte ribadendo quelli che per noi rimangono punti necessari ed irrinunciabili di discussione e di lavoro.

Gli interventi sul tessuto urbano e sul territorio dovrebbero riguardare vari aspetti, partendo dalla mobilità e dalla viabilità, rimaste ingessate al vecchio asse viario fuori dai collegamenti autostradali. Questa è stata sostanzialmente la causa maggiore del mancato o ridotto sviluppo economico delle zone produttive, così come delle attività commerciali di Castelfranco.

L’altro fondamentale aspetto riguarda la riqualificazione e ristrutturazione del tessuto urbano esistente. Non si può continuare a costruire nuovi quartieri, senza riqualificare quelli già esistenti. Bisogna partire dal centro storico, cuore della città, con la riqualificazione degli spazi pubblici e soprattutto dell’asse principale di corso martiri,dei suoi portici, che ne fanno salotto naturale, centro aggregativo e centro commerciale per eccellenza.

Infine il terzo ma non meno importante intervento sul quale vogliamo richiamare l’amministrazione, deve riguardare i servizi offerti ai cittadini. In questo ambito e anche in quest’ottica va rivisto il potenziamento e non la dismissione dell’ospedale territoriale e del suo pronto soccorso, e la creazione di un polo scolastico per le scuole secondarie, che ad esclusione dell’indirizzo agroalimentare, manca totalmente.

Questi sono interventi prioritari e non più derogabili di cui si dovrebbe fare carico l’amministrazione attuale per un rilancio del territorio per ovviare alla piaga della pendolarità, che ha costi elevatissimi per i cittadini e per un vero contrasto alla crisi attuale delle imprese e al rilancio dell’occupazione”.

















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