I consiglieri del PD Palma Costi, Luciano Vecchi e Stefano Bonaccini hanno presentato un’Interrogazione alla giunta regionale affinché valuti se «il servizio di Neuropsichiatria Infantile della Asl di Modena persegua coerentemente gli indirizzi della Regione e precisamente l’integrazione dei servizi sanitari e sociali, la presa in carico del cittadino paziente e delle famiglie con attenzione prioritaria ai servizi nei territori e alla loro forte integrazione».
«Nella provincia di Modena la NPIA è sempre stata fulcro e promotrice di un sistema di servizi fortemente integrati a livello territoriale, al servizio dei bambini e delle loro famiglie – affermano i consiglieri regionali del PD – Questo ha fatto si che Modena sia diventata per tradizione una provincia in cui il tema della distrettualizzazione e dell’intervento vicino al contesto di vita delle famiglie sia stato affrontato e gestito con risultati molto soddisfacenti per i minori e le loro famiglie – sottolineano Costi, Vecchi e Bonaccini – Da qualche tempo però amministratori e famiglie con figli problematici o handicap lamentano un cambiamento nella erogazione dei servizi e percepiscono sempre più una distinzione tra intervento sociale, sanitario e pedagogico ed una significativa riduzione dei servizi assistenziali erogati da strutture pubbliche; così come viene lamentato un approccio molto medicalizzante e burocratico che porta ad una diminuzione di attenzione alla cura dei pazienti nei luoghi di vita (in primo luogo la scuola) e di attenzione alle famiglie».
Nel documento presentato, i consiglieri modenesi chiedono inoltre alla giunta «se risulta, esserci un preoccupante aumento dei ricoveri presso il diagnosi e cura nonostante l’apertura di una struttura dedicata (Il Nespolo) per abbattere i ricoveri impropri e sotto i 14 anni contro legge e se ritiene di verificare quanto segnalato e nel caso di corrispondenza alla realtà quali provvedimenti intenda assumere».