Abbiamo appreso dalla stampa la notizia secondo la quale tre cooperative rosse (Cir Food, Coopservice, Unipeg) di Reggio Emilia avrebbero commissionato una ricerca dalla quale sarebbero emersi dati sorprendenti -scrive in una nota stampa il PDL – Secondo questa ricerca il quadro interno alle cooperative rosse promotrici delle ricerca, sarebbe davvero idilliaco: il lavoratori si sentono sicuri, gli stranieri integrati e tutti sono felici, se non fosse per le buste paga “leggere”.
A questo proposito il consigliere regionale del Pdl, Fabio Filippi, ha dichiarato: “E’ davvero esilarante il dato secondo il quale il 40 per cento dei dipendenti intervistati avrebbero dichiarato di votare per la sinistra, mentre il 20 per cento si sarebbe espresso, mostrando in tal modo un coraggio stoico, a favore del centrodestra. A parte il fatto che la ricerca, per ragioni di completezza, avrebbe dovuto stabilire per chi vota il restante 40 per cento dei dipendenti consultati, riesce difficile credere, visto che tutte le assunzioni avvengono per chiamata e per selezione interna e non per concorso, nell’imparzialità delle scelte. Per quanto mi risulta le assunzioni nelle cooperative rosse sono precedute da attenti esami del DNA politico dei candidati ai quali si accompagnano richieste di comportamenti coerenti con gli ideali della sinistra e dei partiti di riferimento. Questa è la realtà: il resto è solo propaganda e demagogia che si propone, forse, di far dimenticare il caso Penati e le indagini che coinvolgono, di riflesso, le cooperative rosse dell’Emilia Romagna“.
