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Scuola, Cisl: “assunzione per 1.135 precari modenesi”

Sono 1.135 i precari della scuola (615 docenti e 520 appartenenti al personale ata) assunti a Modena e provincia tra il 22 e 31 agosto; hanno preso servizio nelle scuole non più come supplenti, ma come personale di ruolo. Si tratta, nello specifico, di 416 collaboratori scolastici, 88 assistenti amministrativi, 16 assistenti tecnici, 161 docenti di scuola dell’infanzia, 271 docenti di scuola primaria, 80 docenti di scuola secondaria di primo grado e 103 docenti di scuola secondaria di secondo grado. Le cifre sono fornite dalla Cisl Scuola di Modena, che rivendica il merito della battaglia condotta dalla Cisl Scuola nazionale, che ha portato all’assunzione in ruolo di 67 mila lavoratori precari della scuola. «Grazie a questa azione, 1.135 modenesi cominceranno il nuovo anno scolastico con maggiore serenità – afferma Monica Barbolini, segretario provinciale della Cisl Scuola – Si tratta di un primo risultato concreto, importante non solo per i lavoratori interessati, ma anche le scuole, che hanno personale più stabile e motivato». Se tutto ciò è senz’altro positivo, per la Cisl non vanno tuttavia dimenticati i disagi e problemi che i docenti, il personale ata e le scuole affronteranno nel nuovo anno scolastico, il terzo dopo i pesanti tagli della finanziaria 2008 e della cosiddetta “riforma Gelmini”.

«Le operazioni di immissione in ruolo – ricorda Barbolini – sono avvenute negli ultimi giorni di agosto provocando tutta una serie di ritardi nelle operazione di rilevazione dei posti e di reclutamento dei supplenti annuali che, per una serie di ragioni tecniche e per la non disponibilità dei dirigenti scolastici, impegnati negli esami e scrutini di settembre, sono stati convocati tra il 7 e 13 settembre, nonostante si sia tentato tutto il possibile per anticipare i tempi».

L’anno scolastico 2011/12, al via lunedì prossimo 19 settembre, secondo la Cisl Scuola di Modena partirà all’insegna della speranza per i tanti che non sono più precari, ma anche con molti preoccupazioni. Si prenda il caso della scuola primaria, che ha visto l’abolizione delle compresenze nel tempo pieno e lo “spezzettamento” dell’orario dei docenti nelle classi ex modulo; il drastico taglio di organico docente e ata, in particolare la riduzione dei collaboratori scolastici, rischia di creare gravi problemi di organizzazione all’istituzione scolastica. A ciò si aggiunga che 38 istituzioni scolastiche sono senza il dirigente scolastico e, quindi, vanno “a reggenza”.

«La manovra finanziaria di luglio prevede la soppressione delle direzioni didattiche e delle scuole medie uniche per trasformarle in istituti comprensivi. Se applicata in modo restrittivo – avverte Barbolini – porterà all’istituzione di scuole molto grandi difficilmente governabili, nonché all’eliminazione di autonomie scolastiche». La Cisl Scuola promette di intervenire a favore di tutti i lavoratori della scuola cercando, in primo luogo, di proseguire il percorso triennale di stabilizzazione e l’immissione in ruolo su tutti i posti che si renderanno disponibili. Il sindacato di Palazzo Europa si impegnerà anche per mantenere la qualità dell’istruzione che ha sempre contraddistinto la scuola modenese, che non può reggersi solo sulla buona volontà, se non addirittura sul volontariato, di coloro che lavorano nella scuola.

«Affiancheremo i neo-immessi in ruolo nella compilazione della documentazione relativa al primo anno di servizio nella scuola e, attraverso un corso di formazione specifico, – conclude il segretario provinciale della Cisl Scuola di Modena – supporteremo i docenti nella formulazione della “tesina” relativa all’anno di prova».

















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