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Università: test ammissione in Lingue e Culture Europee

Le performance conseguite negli anni recenti dalla facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, da anni stabilmente collocata fra le prime nel panorama universitario italiano, per qualità della didattica, elevato grado di internazionalizzazione e di occupabilità dei suoi laureati, continuano a tenere alta l’attrazione dei giovani verso il corso di laurea di I livello in Lingue e Culture Europee, che si trova dover fronteggiare una richiesta di domande di ammissione più che doppia rispetto ai posti disponibili.

Alla data di chiusura della presentazione delle domande per la prova di ammissione, gli uffici dell’Ateneo avevano raccolto ben 460 candidature, un numero abbondantemente superiore (+ 34,11%) all’exploit del 2010, quando furono ricevute 343 richieste determinando un’impennata di 117 domande in più.

Complessivamente il corso, accoglierà un massimo di 215 iscritti: 200 posti riservati a cittadini italiani, comunitari ed extracomunitari legalmente soggiornanti in Italia e 15 riservati a studenti stranieri provenienti dall’estero, tra cui 5 che verranno assegnati a studenti cinesi nell’ambito del Progetto “Marco Polo”.

“Nel contesto di una Facoltà che si colloca ai primi posti nelle graduatorie nazionali – commenta la preside prof.ssa Marina Bondi – il corso di laurea in Lingue e Culture Europee è tradizionalmente un corso di grande attrattiva. Inserito nella classe della mediazione linguistica, il corso si caratterizza per la possibilità di combinare uno studio intensivo delle lingue e delle culture con discipline della comunicazione, giuridiche ed economiche. L’attenzione per i bisogni formativi dei singoli studenti assicurata dal numero programmato si realizza soprattutto in un ottimo rapporto studenti-docenti affiancato da servizi e attività di supporto dell’apprendimento delle lingue in piccoli gruppi. I punti di forza del corso sono nell’elevato grado di internazionalizzazione, che vede intensificarsi gli scambi europei e quelli extra-europei, e negli ottimi risultati nell’inserimento nel mondo del lavoro.

La prova

La prova si svolgerà in più turni mercoledì 14 settembre a partire dalle ore 9.00 presso la Facoltà di Economia “Marco Biagi” presso i laboratori informatici 1 e 2, Ala Est (via Jacopo Berengario, 51) a Modena.

La prova consisterà in un test informatizzato, a cura del Centro Linguistico d’Ateneo che dovrà accertare la conoscenza di una lingua straniera (a scelta dal candidato tra francese, inglese, spagnolo e tedesco) almeno ad un livello B1 (competenza intermedia) del Quadro Comune Europeo di Riferimento.

Per rispondere ogni candidato avrà a disposizione un tempo massimo di 2 ore.

Nei limiti dei posti disponibili, il mancato raggiungimento del livello linguistico richiesto non comporta tuttavia l’esclusione dalla graduatoria: gli studenti che dimostrano di essere al di sotto del livello di competenza linguistica previsto, ma collocati in posizione utile per l’immatricolazione, potranno accedere al corso di laurea e seguire un programma intensivo di esercitazioni linguistiche durante il primo anno di corso.

Per poter partecipare alla prova i candidati dovranno portare con sé la domanda-ricevuta firmata, l’attestazione del versamento del contributo spese di 50,00 euro ed un documento di identità regolarmente valido. Come sempre in questi casi è fatto divieto di tenere zaini, borse, libri o appunti, carta, telefoni cellulari, calcolatrici ed altri strumenti elettronici.

Provenienza geografica.

A livello generale si osserva un generalizzato aumento delle domande presentate tanto da modenesi (+ 43) che reggiani (+ 24), ma anche da conterranei emiliano-romagnoli di altre province (+ 40). Sostanzialmente stabili gli aspiranti provenienti da altre regioni italiane (+ 2) e gli stranieri (+ 8).

Abbastanza eterogenea la provenienza: i candidati giungono da 33 differenti province, che rappresentano 13 regioni, con in testa la Lombardia (10), la Sicilia (8) e la Calabria (6). Varia anche la rappresentanza straniera, ben distribuita tra 17 nazionalità.

Anche i maschi cominciano ad essere attratti dal corso.

Un poco più equilibrato quest’anno il rapporto fra i generi anche se il corso continua ad essere prevalentemente e massicciamente preferito dalle femmine (82,39%). La presenza maschile (81), infatti, è passata dal 14,87% del 2010 al 17,61% di quest’anno.

L’età dei candidati.

Sale invece l’età media dei candidati tanto tra i maschi, ora di 21,05 anni contro i 20,55 del 2010, che tra le femmine, ora di 20,33 anni contro i 19,99 dell’anno scorso, e ciò per il maggior peso della componente di candidati collocati nella fascia tra 20 e 25 anni, che ora sono 158 (34,35%) contro i 90 dell’anno scorso e dei 24 candidati (5,22%) che hanno tra 25 e 40 anni, i quali nel 2010 erano numericamente la metà. I neodiplomati sono 276, corrispondenti al 60,00% dell’universo dei candidati. Solo 2 candidati (0,43%) hanno più di quaranta anni.

















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