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Bologna: l’Assessore Pillati sui nidi comunali

In merito al lancio di agenzia sull’aumento delle tariffe dei nidi da parte del Comune di Bologna, l’assessore alla Scuola Marilena Pillati precisa quanto segue.

“L’amministrazione ha dato esecuzione ad un’ordinanza del Consiglio di Stato, che accogliendo il ricorso presentato da 59 genitori di bambini frequentanti i nidi comunali, ha ritenuto di sospendere l’aumento delle tariffe deciso dalla giunta commissariale. In particolare, il Consiglio di Stato ha riformato l’ordinanza del Tar, che aveva respinto il ricorso del genitori.

L’esecuzione dell’ordinanza ha richiesto uno studio da parte del settore legale del Comune sull’efficacia, sia soggettiva che oggettiva, dell’ordinanza stessa. L’ufficio legale ha poi espresso un parere sull’ordinanza, da cui è nata la delibera della giunta.

Il parere del settore legale ha chiarito che l’efficacia della sospensione del provvedimento era da riferirsi esclusivamente ai ricorrenti al Consiglio di Stato. L’amministrazione, per evidenti ragioni di equità, ha ritenuto invece di estendere la sospensione degli aumenti a tutte le famiglie i cui figli frequentano i nidi d’infanzia comunali.

Il Consiglio di Stato ha motivato la propria decisione con riferimento alla retroattività del provvedimento commissariale. Il Comune ha dato una interpretazione di tale retroattività riferendola all’introduzione degli aumenti tariffari nel corso dell’anno scolastico (aprile 2011). Pertanto, si è data esecuzione all’ordinanza sospendendo gli aumenti per i mesi relativi all’anno scolastico appena concluso (aprile-luglio 2011).

Il provvedimento commissariale non può essere messo in discussione dall’ordinanza del Consiglio di Stato per quello che riguarda tutti gli altri servizi diversi dai nidi d’infanzia ( poiché che non sono stati oggetto di ricorso), e per gli stessi nidi d’infanzia a partire dall’anno scolastico appena iniziato. Non è pertanto una decisione dell’amministrazione quella di confermare le nuove tariffe per tutti i servizi educativi e scolastici da settembre 2011, ma è la naturale conseguenza dell’applicazione giuridica dell’ordinanza del Consiglio di Stato. Si evidenzia inoltre che per l’anno scolastico appena avviato le tariffe di cui al provvedimento commissariale sono quelle che sono state comunicate a tutti gli utenti al momento dell’iscrizione ai servizi.

Eventuali rimodulazioni delle tariffe richiedono un’analisi approfondita e non possono che essere valutate nell’ambito della discussione che porterà alla definizione del bilancio 2012”.

















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