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Previsioni strumenti urbanistici vigenti (PSC, RUE, POC): il Comune di Bologna approva delibera di applicazione

Il Consiglio Comunale nella seduta di oggi, 8 settembre ha approvato la delibera di applicazione dell’art. 5 – comma 10 – della legge 12 luglio 2011, n. 106, nel territorio del comune di Bologna in relazione alle previsioni degli strumenti urbanistici vigenti (PSC, RUE, POC). L’ordine del giorno recepisce l’articolo 5 (“Costruzioni private”) della legge che ha introdotto, in particolare nei commi da 9 a 14, norme finalizzate alla incentivazione del patrimonio edilizio esistente attraverso la sua razionalizzazione e riqualificazione.

La razionalizzazione del patrimonio edilizio esistente, nonché la riqualificazione di “aree urbane degradate con presenza di funzioni eterogenee e tessuti edilizi disorganici o incompiuti, nonché d’edifici a destinazione non residenziale dismessi o in via di dismissione o da rilocalizzare, viene perseguita (comma 9) assegnando alle Regioni il termine di sessanta giorni dalla entrata in vigore della legge di conversione, quindi entro l’11 settembre 2011, per l’approvazione di legislazioni dedicate che prevedano, anche attraverso interventi di demolizione e ricostruzione, il riconoscimento di una volumetria aggiuntiva rispetto a quella preesistente come misura premiale, la delocalizzazione delle relative volumetrie in area o aree diverse, l’ammissibilità delle modifiche di destinazione d’uso, purché si tratti di destinazioni tra loro compatibili o complementari.

A far data dall’11 settembre e fino all’11 novembre 2011, i privati potranno, anche in difformità dagli strumenti urbanistici comunali vigenti, presentare richieste di permessi di costruire in deroga, che prevedano sia ampliamenti, che cambi d’uso in qualsiasi ambito del PSC (salvo le esclusioni di cui al comma 10: edifici abusivi o siti nei centri storici o in aree ad inedificabilità assoluta, con esclusione degli edifici per i quali sia stato rilasciato il titolo abilitativo edilizio in sanatoria), con conseguente disapplicazione sia dei parametri, che dei limiti del vigente RUE.

Si è ritenuto, pertanto, indispensabile individuare, nel rispetto della “ratio legis”, criteri adeguati per il rilascio di tali eventuali titoli in deroga, auspicando che, successivamente all’11 novembre 2011, a seguito di specifici provvedimenti legislativi della Regione, il Comune, possa individuare criteri territoriali attuativi. In caso contrario, tutti gli interventi di cui al comma 9 diverrebbero operativi con titoli non in deroga, con la conseguenza che gran parte delle previsioni, limitazioni e condizioni previste dalla vigente strumentazione comunale diverrebbero inapplicabili.

















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