Anche il vicesindaco di Casalgrande, Stefano Giovannini, interviene sulla questione sollevata dall’assessore provinciale alla pianificazione Mirko Tutino riguardante l’applicazione delle nuove norme sulla sismica che sta mettendo in difficoltà gli enti, di fatto bloccando l’iter di tantissime pratiche edilizie.
“Non sono solo i Comuni del crinale a soffrire di questo problema -spiega Giovannini- poiché anche nella nostra area, che ricade in una zona sismica, è necessario sottoporre i progetti a una istruttoria che nella maggior parte dei casi si rivela lunghissima, con rallentamenti delle pratiche che possono arrivare anche ai dieci mesi.
Tale burocratizzazione di fatto blocca i cittadini e le imprese: queste ultime si trovano nell’impossibilità di fare avanzare i lavori e parallelamente devono pagare il personale dipendente, in un contesto economico non facile e in cui l’economia avrebbe bisogno di funzionare. Casalgrande è interessata a questa tematica -che è stata giustamente affrontata in un incontro a livello provinciale dall’assessore Tutino- con un numero considerevole di pratiche: una trentina tra ristrutturazioni, ampliamenti, delocalizzazioni, che spesso coinvolgono non solo nuove edificazioni ma edifici già esistenti, di fatto impossibilitati a procedere alla riqualificazione in atto che interessa molte aree di Casalgrande.
Nell’accogliere il messaggio di Tutino, propongo di valutare l’opportunità di istituire un ufficio decentrato che possa smaltire queste pratiche, in rete con i Comuni di Castellarano, Toano, Villa Minozzo e Viano, territori a noi limitrofi e che potrebbero giovarsi di una riduzione dei tempi nell’analisi istruttoria, attraverso il disbrigo degli atti da svolgere in loco. Siamo accusati spesso di non agevolare la fluidità della macchina amministrativa -conclude il vicesindaco- ma in questo caso a livello centrale è stata decisa una burocratizzazione, anziché una semplificazione, che dunque non è imputabile agli enti locali. Il nostro obiettivo è quello di essere elemento di facilitazione per il cittadino, e non di ostruzione e di complicazione della vita quotidiana”.