Stento a credere a quello che leggo stamattina sugli organi di stampa: il segretario generale della CISL di Modena William Ballotta, a margine del presidio di ieri davanti alla prefettura avrebbe dichiarato che se nella manovra del Governo sono stati inseriti due provvedimenti come l’aumento dell’Iva e l’innalzamento dell’età pensionabile, sarebbe per effetto dello sciopero della Cgil.
Non so se ridere o piangere, ma purtroppo il momento che attraversa il paese è drammatico, non ci dà molta scelta, quindi non ci resta che piangere.
Siamo di fronte ad un paese colpito da una crisi senza precedenti, per anni negata dal Governo (a cui purtroppo in molti hanno dato credito), una manovra di agosto che già dalla sua prima versione (oggi siamo alla 4° correzione) colpisce pesantemente il mondo del lavoro, i pensionati e i cittadini.
I provvedimenti del Governo, non solo questi ultimi, ma anche quelli del 2010 e di luglio 2011, sono interventi odiosi che colpiscono nel profondo le condizioni economiche, sociali e di libertà anche sindacali, il mondo del lavoro e l’intera società del nostro paese.
Per contrastare tutto questo la CGIL ha messo in campo tutte le forze di cui un sindacato confederale può disporre: campagne di informazione nei luoghi di lavoro, nella società, coinvolgimento delle istituzioni, delle forze politiche, delle associazioni, mobilitazioni per coinvolgere l’opinione pubblica , fino allo sciopero generale del 6 settembre.
Il 6 settembre i cittadini, i pensionati, i lavoratori hanno risposto all’appello della CGIL come mai in passato, nel paese e anche a Modena, riconoscendole il merito di saper interpretare il sentimento di rabbia, di preoccupazione, ma soprattutto della voglia di giustizia oggi odiosamente calpestata dal Governo nazionale.
Le dichiarazioni di Ballotta offendono non solo la mia organizzazione, ma le migliaia di persone che scioperando il 6 settembre, hanno sacrificato una giornata di stipendio per contrastare la manovra.
L’unità sindacale è un percorso complicato, negli ultimi anni reso ancora più difficile da scelte (a cominciare dagli accordi separati) che hanno privato i lavoratori della possibilità di esprimersi in modo democratico sulle scelte che li riguardano.
Per la CGIL resta obiettivo strategico (anche previsto da Statuto) ricercare tutte le strade per l’unità sindacale, ma è veramente difficile percorrere questa strada di fronte mistificazioni – raccontando balle – come quelle del segretario della Cisl di Modena riportate sulla stampa.
Quello che la CGIL sta facendo è quello che una grande organizzazione di rappresentanza collettiva deve fare, o meglio dovrebbe fare, perché su questo verrà giudicata e ne risponderà non solo ai propri iscritti, ma ai lavoratori e alla società.
Voglio infine rassicurare il segretario generale della CISL di Modena che la CGIL, non solo continuerà a contrastare la manovra del Governo e lo farà anche sui provvedimenti che paiono più “digeribili” alla CISL come l’articolo 8, ma saprà cogliere, anzi auspica, ogni occasione di iniziativa sindacale unitaria che abbia il segno di un forte contrasto all’insieme della manovra.
(Vanni Ficcarelli, segreteria Cgil Modena)