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Bologna: il consigliere Piazza (M5S) sulla privatizzazione dei servizi pubblici

L’intervento di inizio seduta del consigliere Marco Piazza (M5S) sulla privatizzazione dei servizi pubblici: “Il 12 e 13 giugno si e’ tenuto un referendum che ha visto una grandissima partecipazione popolare con oltre 28 milioni di cittadini che hanno voluto esprimere la loro chiara volonta’ in merito ai servizi pubblici locali, all’energia nucleare e alla giustizia. I cittadini si sono espressi in massa e in maniera inequivocabile dicendo NO alla privatizzazione dei servizi pubblici locali di interesse generale”.

“L’acqua e’ tra questi servizi che e’ stato assunto a simbolo di questo referendum, ma l’acqua non era l’unico oggetto del referendum su cui i cittadini si sono chiaramenti espressi. Il referendum aveva un portata ben piu’ ampia e investiva tutti i servizi pubblici di interesse generale e piu’ in generale comunicava alla politica la voglia di inaugurare una nuova politica che mettesse al centro l’essere umano e i beni comuni sottraendoli dalle logiche del mercato, della finanza, del profitto, delle societa’.

Davanti ad una tale mobilitazione e ad un cosi’ chiaro segnale il governo non solo non ha ancora risposto con un’adeguata legislazione che normasse la materia rispettando le indicazioni dei cittadini, ma e’ andato dalla parte opposta! Con l’articolo 4 del decreto legge 138 che ha ottenuto la fiducia ieri sera al senato, ripresenta il vecchio decreto Ronchi e persino (all’articolo 5) incentiva alle privatizzazioni. Spinge gli enti locali a mettere sul mercato i propri servizi.

Questa e’ l’ennesima mancanza di rispetto a noi cittadini da parte della politica, che ignora la volonta’ popolare pur cosi’ clamorosa. Si viola anche la costituzione perche’ non si aspettano i cinque anni previsti dalla giurisprudenza della corte costituzionale a partire dalla data del referendum.

 Questa mossa stabilisce un nuovo record. Ricordiamo l’abolizione del finanziamento ai partiti con il referedum dell’aprile 1993. Altro referendum che ha visto altissima partecipazione. Il governo a dicembre dello stesso anno introduceva i rimborsi elettorali in 8 mesi. Ora si batte questo tristissimo record: soli 3 mesi per violare la volonta’ popolare.

E’ per questo che appoggiamo le iniziative del forum italiano dei movimenti per l’acqua che promuove proprio per oggi una mobilitazione nazionale. Qui a Bologna alle ore 17 davanti alla prefettura di Bologna. E’ per questo che insieme a loro ci appelliamo al Presidente delle Repubblica perche’ quale garante della Costituzione non permetta che sano riproposte leggi che violano l’esito dei referendum popolari”.
















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