Ebbene sì. Sono riusciti in un’impresa veramente difficile: quella di ‘sputtanare’ il grande concerto in memoria di Luciano Pavarotti. Martedì sera l’organizzazione ha pensato bene di far salire sul palco, tra i saluti del sindaco e l’inizio del concerto, un rappresentante della CGIL per fare un piccolo comizio contro il governo e a favore dello sciopero indetto dal sindacato.
Con una mossa che non può essere definita in altra maniera se non squallida, la sinistra ha sfruttato il nome di Pavarotti per fare della bassa politica. Che non è piaciuta a parte del pubblico che infatti ha manifestato il proprio dissenso contestando rumorosamente l’intervento.
Purtroppo la sinistra è abituata a maltrattare i grandi modenesi da vivi e poi a cercare di arruolarli nelle proprie fila da morti. Così ha fatto con Enzo Ferrari e così sta facendo con Pavarotti. Facendo un torto al grande Luciano che dovrebbe essere patrimonio di tutti i modenesi e non di una fazione che ne utilizza la memoria per i propri bassi interessi particolari, e che comunque, come quelli che lo hanno conosciuto sanno, non era decisamente organico al Partito.
Ma tutto questo è coerente con il comportamento intellettualmente disonesto che la sinistra sta mettendo in pratica da qualche anno a questa parte. Ovvero il cercare di mescolare le parole e i concetti per far apparire le cose diverse da quelle che sono. Così la festa di partito non si chiama più dell’Unità, ma dei modenesi, violando la coscienza e la libertà di quella maggioranza dei modenesi che nel Partito non si riconosce. E adesso si fanno fare comizi a militanti di partito sotto l’alto patrocinio, non chiesto ma acquisito in modo autoritario, di Luciano Pavarotti.
A questo punto diamo un consiglio agli amministratori: il prossimo concerto lo facciano direttamente a Ponte Alto, alla Festa dell’Unità, pardon, dei modenesi di sinistra. Insieme al compagno Sisillo e alla compagna Fregni, ma lasciando stare il povero Luciano, che non merita queste strumentalizzazioni e queste volgarità.
Il livello di un’amministrazione si vede anche da queste cose. Modena è messa male!
(Il segretario provinciale, Riad Ghelfi – Il segretario cittadino, Stefano Bellei)