“Le piogge di questi ultimi giorni cambiano le prospettive della vendemmia nel reggiano, favorendo in particolare i Lambruschi”. E’ il commento del presidente della Cia reggiana Ivan Bertolini alla prima fase della vendemmia ed agli andamenti meteorologici degli ultimi giorni.
“Le previsioni per l’Emilia pubblicate nelle settimane scorse – puntualizza il presidente Cia – indicavano un lieve calo nelle quantità vendemmiate (-5%), da ascrivere proprio ai lambruschi, ovvero alle uve di maggiore qualità della nostra provincia. La vendemmia già in corso ci dice che un calo si registra per le uve bianche, mentre è forte il calo per le uve Ancellotta, produzione particolarmente diffusa nella nostra provincia, la cui vendemmia è in corso e che segnala una riduzione dei quantitativi superiore al 20%”.
“Le piogge di questi ultimi giorni – aggiunge Bertolini – se non potranno influire sull’Ancellotta che è appunto già in raccolta, possono rappresentare la classica ‘mano santa’ per i Lambruschi, la cui raccolta inizierà invece tra 10-15 giorni: piogge abbondanti ma non insistenti, con un successivo miglioramento del tempo, sono un aiuto eccezionale per completare da maturazione dei Lambruschi, che a questo punto dovrebbero dare un risultato sia qualitativo che quantitativo in linea con le attese, che per questa annata sono ottime avendo la stagione aiutato ad avere uve sane e ben maturate, anche se con un certo anticipo per via del caldo delle settimane scorse”.
“Considerato che dopo alcuni anni difficili, anche il mercato dà segni di ripresa, per il secondo anno, con crescite previste del 5%, quindi con trend non acceleratissimi, ma in grado, si spera, di aggiustare i bilanci delle cantine, sia private che cooperative. I produttori attendono quindi il giusto riconoscimento del loro lavoro ed i prezzi devono essere adeguati alla qualità del raccolto, e non di fattori esterni, spesso solo speculativi, che poco hanno a che fare con una equa remunerazione di un bene di qualità come quello di quest’anno”.