Nel centro storico di Modena e nelle aree rurali delle frazioni saranno ampliate dal prossimo gennaio la raccolta porta a porta dei rifiuti e la raccolta dell’organico per bar, ristoranti e ortofrutta. Il progetto interesserà residenti ed esercenti – circa 4 mila 400 persone che si vanno ad aggiungere alle 11 mila che già usufruiscono del servizio – e incrementerà la raccolta differenziata di circa 2 punti percentuali. “L’obiettivo – commenta l’assessore comunale all’Ambiente Simona Arletti – è passare dal 51% al 53% puntando al 65%, risultato che vorremmo raggiungere entro i prossimi tre anni”. L’estensione del porta a porta sarà realizzata dal Comune e da Hera, che finanzierà l’intervento con 110 mila euro; una cifra analoga sarà messa a disposizione dalla Regione Emilia-Romagna.
Nel centro storico la raccolta domiciliare, che avviene attualmente su base volontaria e coinvolge circa 3 mila cittadini, sarà estesa ad altri cento condomini per quanto riguarda vetro, plastica, carta e indifferenziati. La raccolta dell’umido, che già coinvolge bar, ristoranti e ortofrutta e che ha prodotto nei primi sei mesi di quest’anno 184 mila chili di cartone e 700 mila chili di umido, sarà anch’essa estesa ad altre cento utenze. A queste si aggiungeranno 130 nuovi punti di prelievo per la raccolta del vetro, che si sommeranno a quelli attivati per carta e cartone. “Il finanziamento ottenuto dalla Regione conferma l’impegno del Comune di Modena anche nella sperimentazione di modalità che responsabilizzano maggiormente cittadini ed esercenti nella raccolta differenziata”, prosegue Arletti. “Tenendo conto delle richieste del Consiglio comunale e delle linee guida del Piano provinciale per la gestione dei rifiuti, entro settembre sottoporremo alla Commissione Seta un progetto di ulteriore sviluppo del porta a porta associato ad una maggiore efficienza delle stazioni ecologiche”.