Il Comune di Modena effettuerà un sondaggio a campione sul progetto di ristrutturazione di piazza Matteotti. Lo ha deciso il Consiglio comunale nella seduta di lunedì 5 settembre approvando la proposta di deliberazione esposta dal capogruppo del Pd Paolo Trande. Hanno votato a favore maggioranza e Modenacinquestelle.it, contro il Pdl, mentre Mpa si è astenuta.
La consultazione popolare coinvolgerà un campione di cittadini a partire dai 16 anni di età e costerà 6 mila euro, cifra coperta dalla quota di indennità di carica ai consiglieri. Sempre sulla riqualificazione di piazza Matteotti il Consiglio aveva respinto a fine luglio una proposta di referendum popolare, che in quel caso avrebbe coinvolto solo i residenti della Circoscrizione 1, avanzata dall’opposizione.
Assieme alla delibera è stato approvato, con il voto favorevole di maggioranza e di Modenacinquestelle.it e contrario di Pdl e Mpa, anche un ordine del giorno presentato in corso di seduta da Pd e Sinistra per Modena, che chiede al Comitato dei garanti, competente e autonomo nella formulazione dei quesiti, di indagare su alcuni aspetti: giudizio sull’attuale assetto della piazza e sul progetto presentato, grado di conoscenza dell’intervento da parte dei cittadini, problemi connessi all’alberatura e al posizionamento delle rampe. L’ordine del giorno invita inoltre il Comitato a raccogliere suggerimenti, indicazioni e ogni “aspetto utile a meglio comprendere il pensiero dei cittadini modenesi sul tema oggetto del sondaggio”.
Paolo Trande, Pd, presentando la delibera ha sottolineato che le ragioni che hanno portato il suo gruppo a dire “no” alla richiesta di referendum dell’opposizione sono le stesse che lo hanno indotto a proporre oggi il provvedimento. “Siamo convinti che la piazza sia patrimonio di tutta la città e non solo di chi vi abita”, ha spiegato. “Pensiamo che l’opera non vada messa in discussione, perché non c’è stato difetto di democrazia; al contrario il progetto di ristrutturazione faceva parte del programma elettorale ed è stato discusso più volte in Consiglio. Siamo però interessati – ha aggiunto Trande – a sapere cosa ne pensano i cittadini”. Il consigliere ha inoltre sottolineato che il sondaggio “consente di avere un’informazione più ampia, più affidabile e con costi minori”.
Presentando l’ordine del giorno, Federico Ricci, Sinistra per Modena, ha sottolineato che “da parte di alcuni cittadini sono state evidenziate criticità su alcuni aspetti pratici e lo strumento del sondaggio consente di testare complessivamente gli aspetti caratterizzanti del progetto e singolarmente quelli segnalati come criticità”.
CONSIGLIO DIVISO. L’opposizione parla di strumento inutile, ma la maggioranza lo ritiene adeguato
Il Consiglio comunale si è diviso sul ricorso al sondaggio a campione per raccogliere il parere dei modenesi sul progetto di riqualificazione di piazza Matteotti. L’opposizione ha parlato di “strumento inutile” mentre, al contrario, la maggioranza l’ha definito “adeguato a raccogliere l’umore dei cittadini sul tema”.
“Demandare la scelta a un sondaggio su un campione di 800 persone mi sembra inefficace e dimostra l’incapacità della Giunta a decidere su un tema che le compete”, ha commentato Andrea Galli, Pdl, aggiungendo: “I progetti di Botta hanno da subito presentato una serie di criticità e non sono al livello di quelli che hanno determinato il prestigio dell’architetto”. Sempre per il Pdl, il capogruppo Adolfo Morandi ha aggiunto che “se si vuole avere il parere della città bisogna usare uno strumento di altra natura perché il sondaggio è troppo limitato. La stessa maggioranza non ci crede fino in fondo e continua a ripetere che il progetto non è messo in discussione e che i cittadini hanno già scelto votando il programma elettorale”. Morandi ha inoltre sottolineato che la proposta di una consultazione limitata al centro storico era motivata dal fatto che non si riteneva per forza indispensabile un intervento massiccio di ristrutturazione.
“A differenza di quanto dichiarato dall’assessore Sitta in un’intervista, l’utilizzo di strumenti di partecipazione mi sembra appropriato per un tema come questo, che è collegato a tutto il sistema della gestione della ristrutturazione delle piazze del centro”, ha affermato Vittorio Ballestrazzi, Modenacinquestelle.it. “Così com’è stato proposto, però, tramite sondaggio che coinvolgerà solo 800 cittadini, non serve a niente, perché non se ne accorgerà nessuno”, ha aggiunto.
Sergio Celloni, Mpa, ha sottolineato che il compito di prendere decisioni spetta all’Amministrazione e che la piazza non necessita di stravolgimenti, “ma di interventi che le restituiscano vivibilità nel modo più corretto e adeguato per la città. Stiamo lavorando con un gruppo di esperti – ha aggiunto – e presenteremo una proposta”.
Per il Pd, Giancarlo Campioli, ha affermato che “chi governa ha il compito e il dovere di assumersi la responsabilità delle decisioni di fronte ai cittadini, ma un buon amministratore deve calarsi tra la gente e saper rappresentare i bisogni sondando gli umori e comprendendo quelle che vengono davvero avvertite come esigenze”. Gian Domenico Glorioso ha aggiunto che “qualunque forza politica che scrive nero su bianco un progetto politico per il governo della città non ha paura di prendere decisioni. Dire che il sondaggio su un campione non è uno strumento adatto mi sembra fuori luogo – ha detto – perché è più significativo rispetto alla richiesta di opinione rivolta solo a chi vive nella zona dalla ristrutturazione”.