All’insegna dello slogan “Un’altra manovra è possibile. Paghi chi ha di più e chi non ha mai pagato” si apre domani mattina, martedì 6 settembre, la manifestazione modenese in occasione dello sciopero generale Cgil.
Due cortei partiranno alle ore 9 dal piazzale della Maserati e da piazza Tien An Men. I cortei si sviluppano per le vie del centro storico per confluire in piazza Roma dove alle ore 11 prenderanno la parola Donato Pivanti segretario Cgil Modena e Rossana Dettori segretario generale nazionale Funzione Pubblica Cgil. Prima e dopo gli interventi concerto di pizzica e taranta dei Krasì.
Adesioni e sostegni e condivisione delle ragioni dello sciopero generale di domani sono pervenute in questi giorni al sindacato modenese, e continuano ad arrivare anche in queste ore, da parte di sindaci, parlamentari, rappresentanti di associazioni, movimenti e forze politiche di Modena e provincia.
Sostegno e condivisione delle ragioni dello sciopero vengono dal sindaco del Comune di Modena Giorgio Pighi che anche partecipando lo scorso 1° settembre all’Attivo provinciale Cgil ha ribadito davanti ad oltre 600 delegati e quadri sindacali che considera la manovra economica assolutamente inadeguata e la riduzione dei tagli agli enti locali fumo negli occhi perché i Comuni italiani continueranno ad essere in grandissima difficoltà. Il sindaco ha espresso anche critiche sia dal punto di vista politico che giuridico sul contenuto dell’art.8 della manovra che attacca la contrattazione e mette in discussione l’art.18 dello Statuto dei Lavoratori.
Aderiscono e condividono le ragioni dello sciopero generale Cgil la stragrande maggioranza dei sindaci dei comuni modenesi, alcuni hanno anche già annunciato che saranno in piazza domani.
Nell’aderire a sciopero e manifestazione, i Sindaci dei Comuni modenesi dell’Area Nord esprimono la loro contrarietà ai contenuti dell’ultima manovra economica varata dal Governo Berlusconi che giudicano iniqua, ingiusta e incapace di riportare il Paese sulla strada virtuosa della crescita e dello sviluppo.
I Sindaci dell’Unione Terre d’Argine condividono le motivazioni dello sciopero generale Cgil e solidarizzano con i lavoratori in sciopero. I sindaci dei Comuni di Fiorano Modenese, Formigine e Maranello condividono le motivazioni dello sciopero Cgil per far cambiare una manovra iniqua, ingiusta, incapace di generare crescita, sviluppo e dare una prospettiva ai giovani, che senza necessità e con una pericolosa esibizione di muscoli vuole introdurre deroghe allo Statuto dei Lavoratori, che penalizza e rende più difficile il ruolo dei Comuni e delle autonomie locali.
Anche l’Amministrazione comunale di Fanano sostiene le motivazioni dello sciopero. Adesioni anche dei Comuni di Pavullo e Lama Mocogno, dei Comuni di Vignola, Spilamberto, Marano, Castelnuovo Rangone, del sindaco di Castelvetro. Sostegno personale anche dei sindaci dei Comuni del Distretto 7, Bastiglia, Bomporto, Castelfranco Emilia, Nonantola, Ravarino e San Cesario sul Panaro
Nell’incontro tenuto in mattinata dai rappresentanti Cgil con il presidente della Provincia Emilio Sabattini, si è registrata una sostanziale convergenza sulle ragioni della mobilitazione contro una manovra che colpisce gli Enti locali, lo stato sociale, riduce i servizi alle persone e non prevede nulla per la crescita.
Adesione allo sciopero è sinora venuta anche dal Partito della Rifondazione Comunista di Modena, IdV, SEL. Una folta delegazione di rappresentanti del PD modenese parteciperà domani alla manifestazione in piazza Roma.
Aderisce e partecipa alla manifestazione di domani a Modena l’assessore regionale alla Cultura Massimo Mezzetti, i consiglieri regionali modenesi del PD Luciano Vecchi e Palma Costi.
Adesione allo sciopero Cgil contro la manovra del Governo e partecipazione alla manifestazione di domani in piazza Roma è stata espressa dai parlamentari modenesi Ivano Miglioli, Mariangela Bastico, Manuela Ghizzoni, Giuliano Barbolini, Ricardo Franco Levi, Giulio Santagata.
Sono inoltre cominciati gli incontri con i capigruppo consiliari di tutti i 47 Comuni della provincia di Modena per dare continuità, dopo lo sciopero del 6 settembre, alla mobilitazione per contrastare la manovra, cambiarne il carattere iniquo, garantire risorse per welfare e servizi, il superamento dei tagli, affrontando questi temi nella discussione dei Consigli comunali aperti che la Cgil chiede di convocare in tutti i comuni.
L’Anpi nel denunciare l’iniquità di una manovra finanziaria che comprime pesantemente i diritti del lavoro, manifesta il proprio sostegno allo sciopero indetto dalla Cgil. Il presidente Aude Pacchioni, intervenendo all’Attivo sindacale del 1° settembre, ha ribadito la forte critica alla cancellazione delle 3 festività civili conte – 25 Aprile, 1° Maggio e 2 Giugno – che Pacchioni definisce “un attacco all’essenza della nostra democrazia”. L’Anpi, insieme alla Cgil, ha avviato la raccolta firme per la petizione popolare contro l’eliminazione delle feste (è possibile firmare anche sul sito www.cgil.it/petizione), petizione che, nonostante gli ultimi emendamenti alla manovra, continuerà sino all’approvazione del testo definitivo.
Adesioni allo sciopero del 6 settembre anche da associazioni come Arci, Libera associazione contro le Mafie, Emergency, Federconsumatori e Adusbef, Sindacato inquilini Sunia, Consorzio di solidarietà sociale-cooperative provincia di Modena, Uisp Modena, Associazione Democrazia dal Basso, Libera Uscita. Sostegno e appoggio è stato espresso anche dal Comitato referendario provinciale per l’Acqua pubblica e per il no al Nucleare.
Anche il sindacato di polizia Silp per la Cgil di Modena aderisce alla manifestazione di domani, condivide le motivazioni alla base della mobilitazione della Cgil e denuncia la mancanza di attenzione da parte del Governo, con i tagli ulteriori ai Ministeri previsti nella manovra, verso la necessità di stanziare risorse aggiuntive per le forze di polizia, e per la Polizia di Stato in particolare, nonché per l’aumento di uomini e mezzi. Tagli che si ripercuotono inevitabilmente sulle attività di contrasto alla criminalità e sulla quotidiana gestione del fenomeno immigratorio.
Importante novità nel panorama della società civile, è anche l’appello “Salviamo l’Italia” lanciato e sottoscritto da diversi artisti e intellettuali modenesi in concomitanza allo sciopero e a sostegno delle ragioni della mobilitazione che la Cgil intende continuare anche dopo il 6 settembre. Nell’appello, di cui sono pervenute le prime adesioni (testo in allegato), si esprime preoccupazione per la manovra del Governo che non affronta la crisi e si chiedono misure per salvare l’Italia dalla precarietà, dalla povertà, dalla disoccupazione, dal degrado culturale.
A sostegno delle ragioni dell’appello “Salviamo l’Italia” il pittore modenese Wainer Vaccari ha donato un disegno a china su carta nel quale si può riconoscere la figura di Roberto Saviano.