«Per superare definitivamente la crisi, Modena deve mantenere la centralità della manifattura; le imprese devono aumentando la qualità dei loro prodotti investendo sui giovani, culturalmente più attrezzati per sviluppare la ricerca e l’innovazione». Lo ha detto il segretario provinciale della Cisl, William Ballotta, intervenendo al dibattito su “Modena oltre la crisi” che si è tenuto ieri sera – mercoledì 31 agosto – nell’ambito della festa Pd. Ballotta ha affermato che è finito il tempo delle analisi; ora bisogna passare alle scelte attraverso un patto per il rilancio di Modena. «Dobbiamo riportare il lavoro al centro delle nostre azioni, altrimenti – ha avvertito il segretario Cisl – rischiamo di vedere una ripresa dell’economia non accompagnata da una crescita di buona occupazione, che è l’esatto contrario della precarietà. In questo ambito va intensificato il rapporto tra scuola e imprese e rilanciato il ruolo degli istituti tecnici e della formazione professionale. La stessa riforma dell’apprendistato, cosiddetto “professionalizzante”, offre grandi opportunità ai giovani».
Ballotta ha, poi, aggiunto che il superamento della crisi passa anche attraverso la realizzazione delle infrastrutture materiali e immateriali per logistica, mobilità, energia ecc.; il segretario Cisl ha sollecitato un ruolo più attivo delle multiutilities e delle banche, chiamate ad accompagnare la crescita con responsabilità nuove rispetto al passato. Ballotta ha, infine, chiarito che non dobbiamo accontentarci di uno sviluppo basato solo su criteri economici (crescita Pil, consumi, ricchezza), ma dobbiamo ricercare il progresso; in questo senso guai a stravolgere il welfare locale e tagliare i servizi per le famiglie, gli anziani, gli immigrati.
«Il vero rilancio del nostro sistema socio-economico – ha concluso il segretario provinciale della Cisl – deve coniugare efficienza e solidarietà, competitività e tutela dei più deboli».