“La tradizione musicale è un’altra linea forte dell’identità regionale[…]. Perché questa è la regione che ha espresso ogni genere di musica, da Giuseppe Verdi a Raul Casadei, da Arturo Toscanini a Vasco Rossi. Calcano la scena artisti già affermati, come Gianni Morandi, i Nomadi, Zucchero, Guccini, Ligabue ecc. (l’elenco completo sarebbe troppo lungo), così come i nuovi interpreti della musica leggera italiana, quali gli Ustmamò e Samuele Bersani, lanciati dalle fucine di Lucio Dalla e di Giovanni Lindo Ferretti. L’Emilia Romagna è anche la terra di un’infinità di orchestrali, musicisti forse non di primissimo piano, ma autori ed esecutori di tanta buona musica. Così come è la patria di storiche voci: Milva, Pavarotti, Nilla Pizzi, Ruggero Raimondi, Iva Zanicchi”.
Questo testo non proviene da un libro di storia della musica, ma dalla Guida del Touring Club Italiano della nostra regione: come a dire che la musica rientra pienamente nel “paesaggio” emiliano romagnolo – tra le spiagge della riviera, i boschi del crinale e le golene del Po – e che tra i “monumenti” da visitare per comprendere il nostro territorio ve ne sono molti che “cantano”, guccinianamente, tra la via Emilia e il West.
Festareggio, nel viaggio attraverso il Bel Paese, non poteva certamente dimenticare le bellezze musicali della nostra “terra buona”, e si è dunque affidata a Marco Barbieri – consigliere regionale PD, da sempre attivo nel mondo della musica – e a due ospiti d’eccezione: Beppe Carletti, leader dei Nomadi, e Raoul Casadei, padre e nume tutelare della musica da ballo. Emilia e Romagna unite da quella via Emilia che è la strada che unisce il rock alla tradizione, le parole al ritmo, la ribellione alla gioia di stare insieme.
L’appuntamento è per domenica 30 agosto, alle ore 21:00, presso la tenda dibattiti di Festareggio.