“Nella manovra finanziaria operata dal governo Berlusconi sono presenti disposizioni che non hanno nessuna attinenza con la crisi economica e finanziaria, ma molto hanno a che vedere con la memoria democratica e civile della Repubblica Italiana – sottolinea Daniela De Pietri, consigliera comunale del PD – è grave la volontà di spostare al fine settimana le festività civili del 25 aprile, 1° maggio e 2 giugno”.
“L’obiettivo di questa misura va ben oltre il mero obiettivo di aumento della produttività (tutto da dimostrare), ma appare invece l’ennesimo tentativo di sminuire l‘importanza simbolica di fatti storici che agli occhi di questo governo non rappresentano dei valori – spiega la consigliera – il segnale è inequivocabile: si vogliono cancellare gloriose pagine di storia. Peraltro la soppressione di fatto delle festività civili avrebbe un impatto pesantemente negativo, come sottolineato anche dalle associazioni di categoria, sul comparto turistico e ricettivo – commenta De Pietri – aggravando la crisi economica, e non certo contribuendo ad arginarla”.
La Consigliera De Pietri, il Consigliere Claudio Cavazuti (PD), il capogruppo e segretario del PD Davide Dalle Ave e il capogruppo dell’Idv Andrea Bizzarri, hanno predisposto un Ordine del giorno da discutere in Consiglio comunale contro questo provvedimento.
“Nel dispositivo finale dell’Ordine del giorno chiediamo al Sindaco di farsi interprete presso l’ANCI della richiesta di soppressione della predetta norma, e a Governo e Parlamento di cancellare dal provvedimento economico le disposizioni riguardanti la soppressione o il rinvio delle festività civili nella prima domenica successiva. Si tratta di un provvedimento che non avrà nessun effetto pratico sul piano economico, ma che avrà conseguenze gravi sul piano politico e civile – conclude De Pietri – perché di fatto porta alla cancellazione della memoria civile della nostra democrazia”.