Primi matrimoni nel pomeriggio di sabato 27 agosto nel Cortile d’Onore di Palazzo dei Pio di Carpi. Un’ambientazione certamente suggestiva per una cerimonia di nozze, anzi due, visto che si sposeranno prima una coppia residente in città e poi una seconda che proviene invece dall’estero. Una possibilità, quella dello sposalizio nel Cortile d’Onore, consentita dalle nuove regole che il Comune si è dato dal primo gennaio scorso per consentire matrimoni in luoghi storici della città.
Sposarsi civilmente a Carpi in una sala pubblica, dopo l’approvazione da parte della Giunta comunale di un Disciplinare organizzativo ad hoc, è possibile infatti dall’inizio del 2011 in base a nuove norme. Sono state messi a disposizione dei futuri sposi spazi ricchi di storia e di suggestione del Palazzo dei Pio (e precisamente la Sala delle Vedute e il Cortile d’Onore) e sono stati confermati quelli già in uso (il Ridotto del Teatro comunale, la platea dello stesso e il Chiostro dell’antico convento di San Rocco). Le tariffe per l’utilizzo dei luoghi in questione tengono conto di due criteri fondamentali: la residenza anagrafica e la giornata scelta per le nozze. Se almeno uno degli sposi è residente lo coppia gode di una tariffa agevolata rispetto a chi non abita a Carpi, mentre per tutti (residenti e non) sposarsi il sabato pomeriggio e la domenica comporta invece un costo maggiore. Naturalmente rimane garantita la disponibilità di una sala istituzionale gratuita per i residenti in città e, a tal fine, è stata individuata la Sala del Consiglio comunale dove, dall’inizio dell’anno, sono stati già pronunciati decine di sì.
“Nel corso del primo semestre dell’anno, dopo l’approvazione del Disciplinare, le coppie di sposi sono state piacevolmente soddisfatte nel constatare le diverse possibili scelte sia logistiche che a livello di tariffe che proponiamo come amministrazione comunale – spiega l’assessore ai Servizi demografici Cinzia Caruso – e questo apprezzamento ci stimola a cercare di migliorare ulteriormente l’organizzazione delle nozze nelle sale pubbliche”.
Il Cortile d’Onore, recuperato agli antichi splendori dopo i lavori che hanno interessato il complesso di Palazzo dei Pio, risale nell’attuale configurazione al 1504. Di ispirazione bramantesca, trenta metri per trenta, rappresenta la più significativa trasformazione dell’edificio compiuta sotto il Principato di Alberto III Pio e funge da cerniera tra le parti più antiche del Palazzo e la nuova facciata. Con il suo elegante loggiato con portico ad arcate a tutto sesto venne completato alla fine dell’Ottocento nell’apparato ornamentale dal Sammarini.