Il Partito Socialista Federazione di Modena,in merito alla manovra bis illustrata,a grandi linee,alle Parti Sociali,ai Gruppi Parlamentari , alla Stampa, da parte del Governo, dopo avere fatto una prima valutazione, si ritiene deluso ed insoddisfatto.
Una manovra fuori luogo,sul piano politico, della logica e della gravità della situazione economica.
Sul piano politico-economico la manovra è chiaramente depressiva, quando il timone doveva essere indirizzato alla crescita,fortemente depressa, come ampiamente dimostrato dai dati congiunturali.
Una prima valutazione politica la destiniamo ai partiti ed ai movimenti che dovrebbero lavorare per l’alternativa ad un governo bocciato dagli italiani e dal mondo, in particolare al PD che ufficialmente ha dichiarato la volontà di incontrare le forze sociali e le opposizioni,per aprire un confronto,teso a modificare il testo proposto, e chiediamo se sono stati invitati anche i Socialisti.
La legittimità della domanda nelle recenti dichiarazioni di annuncio di “apertura di cantiere“ con soci PD, IDV, SEL.
Il nostro parere politico,sull’avanzamento della manovra bis, era stato tempestivamente dato. Vogliamo, a titolo riassuntivo, riepilogare alcune nostre riflessioni.
Innanzitutto la necessaria attenzione al bene del paese.
Non potevamo sottrarci a discutere nel merito,gli artt 41 e 81 della Carta ed al riguardo guardiamo all’Europa.
Riteniamo giusto prestare attenzione alla modifica del Welfare , da collegare al Sistema Sanitario ed al Sistema Fiscale. Vogliamo scongiurare il ricatto contenuto nella minaccia dei tagli orizzontali alle deduzioni e deduzioni fiscali in assenza di soluzioni riformatrici.
Riteniamo inaccettabili e da respingere ,l’attacco alle autonomie locali,già fortemente penalizzate nelle due manovre precedenti.
A questo punto le mani nelle tasche dei cittadini dovranno metterle i Sindaci e dovranno ,anche,mettere la faccia per giustificare i tagli a servizi essenziali per la persona.
Bisogna insistere per la riproposizione della DIT nella formulazione più aderente alla realtà economica del paese e delle attese delle aziende.
Avevamo proposto, la parziale revisione dell’IRAP attraverso la deducibilità di parte del costo del lavoro.
Riteniamo ancora di insistere sulla la messa a regime di una imposta patrimoniale.
Ci stava bene la uniformità della tassazione delle rendite da capitale, ma avevamo anche messo in guardia la necessità di tenere conto dei piccoli azionisti.
Non possiamo che essere d’accordo sulla stretta alla lotta alla evasione ed elusione fiscale,ma qui avevamo posto l’attenzione sulla necessità di equilibrare il prelievo sgravando i redditi da lavoro dipendente e pensionati. In sofferenza anche artigiani, commercianti, professionisti, costretti a pagare le imposte su utili presunti e sulla base di studi di settore, che a nostro avviso, vanno aboliti.
Vediamo utile un intervento sull’ IVA, per beni considerati di “ lusso “ in questa fase dell’economia.
Non siamo interessati ad unirci al coro, talvolta, stonato di governi di solidarietà nazionale, vorremmo l’unità partendo dalla politica delle cose, con idee chiare, credibili ed attuabili, da proporre alla società italiana fortemente penalizzata da un governo in “rottura prolungata“.
Mario Cardone Segretario Provinciale PSI Modena.