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Modena, gioco d’azzardo: interviene la consigliera provinciale Bergamini

«Ora è necessario individuare le modalità concrete per sostenere tutte le strutture che sul territorio modenese già da tempo sono attive nella cura del gioco d’azzardo patologico». Lo ha affermato Serena Bergamini, consigliera provinciale del Pd e prima firmataria del documento, a seguito dell’approvazione da parte del Consiglio di un ordine del giorno, proposto dallo stesso Pd e sottoscritto anche dall’Idv. La consigliera ha poi ricordato che «pur in presenza di dati allarmanti, in Italia il gioco d’azzardo problematico non è ancora riconosciuto come patologia, e quindi non esiste una rete istituzionale di servizi di cura, a fronte invece di una massiccia promozione e diffusione dell’offerta».

Secondo i dati dell’amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato, il comparto del gioco legalizzato ha toccato nel 2010 i 60 miliardi con una previsione di crescita fino a 80 miliardi nel 2011, e circa tre milioni di persone in Italia possono essere considerate a rischio di dipendenza dal gioco, anche a causa, spiega la consigliera «dello sviluppo di una cultura pericolosa che affida il miglioramento delle proprie condizioni di vita alla “fortuna” invece che alla capacità e all’impegno personale». Il documento approvato dal Consiglio prevede quindi la creazione di una rete provinciale di tutti gli enti e le associazioni che si occupano di dipendenze patologiche, tra le quali appunto il gioco d’azzardo, per analizzare al meglio i bisogni del territorio e realizzare progetti di prevenzione e intervento, tra i quali una campagna educativa

«I dati – sottolinea ancora la consigliera Bergamini – ci dicono anche che oltre il 47 per cento degli studenti delle superiori ha giocato d’azzardo almeno una volta nel corso dell’anno. Perciò è a loro che va dedicata un’attenzione particolare, ricercando provvedimenti che impediscano concretamente ai minorenni l’accesso al gioco d’azzardo».

 

















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