Nel documento approvato dal Consiglio Comunale di Castelnuovo Rangone, in data 27 luglio scorso, sono emersi alcuni giudizi critici sul PPGR, in corso di approvazione dalla Provincia di Modena, quando solo pochi giorni prima, il 14 giugno, l’Unione inviava le osservazioni al PPGR dopo un lavoro condiviso con tutti gli Assessorati comunali all’ambiente degli otto Comuni.
Nel documento approvato a Castelnuovo si esprimono forti perplessità quando invece nelle osservazioni dell’Unione di giugno veniva dato un sostanziale giudizio positivo sul PPGR e si chiedevano non degli stravolgimenti quanto ulteriori provvedimenti per raggiungere obiettivi ancora più ambiziosi.
Nel documento si chiede infine di ridefinire le effettive esigenze impiantistiche, che i giornali hanno tradotto “Terza linea, Castelnuovo dice <no>”. Mentre nelle osservazioni dell’Unione chiedevamo di inserire nel Documento Preliminare le reali necessità di potenziamento dell’impianto di termovalorizzazione e degli impianti di smaltimento in discarica, in cui tenevamo insieme tutta l’impiantistica provinciale.
Nelle osservazioni dell’Unione alla Provincia non è emerso nessuna valutazione negativa alla terza linea, si cercava solo di capire meglio alcune scelte strategiche relative alla raccolta differenziata ed agli strumenti più idonei per arrivare ad una percentuale vicino al 75%. In parte le nostre osservazioni sono state accolte.
Infine è importante ricordare che nei Piani Provinciali precedenti erano previste due discariche nel nostro territorio, una a Savignano ed una a Castelvetro. Queste previsioni, cogenti nell’attuale PPGR, vengono superate dal Documento Preliminare che non prevede per il prossimo decennio di pianificazione l’apertura di nuove discariche.
Per queste ragioni è importante risottolineare che la titolarità delle funzioni di gestione dei Servizi Pubblici Locali (SPL), fra cui è compreso il servizio rifiuti, è stata trasferita all’Unione da parte dei Comuni di Castelnuovo, Castelvetro, Savignano, Spilamberto e Vignola, e questo perché queste tematiche hanno evidenti impatti sovracomunali e come tali vanno affrontati a livello di Unione prima e di Provincia poi.
(Francesco Lamandini- Presidente dell’Unione Terre di Castelli e con la delega ad interim per l’ambiente)
