Può la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, che è bene ricordare utilizza denaro che deve avere finalità pubbliche, investire con il consenso del Comune di Modena 2 milioni di euro all´anno in un nuovo istituto culturale, la Fondazione per la fotografia, con tanto di direttore superpagato? Il tutto mentre si tagliano i fondi per i vari istituti culturali presenti sul territorio.
A nostro avviso no. Per alcune semplici ragioni:
– perché a Modena è già attivo dal 2001 un istituto che si occupa proprio di studio e ricerca fotografica, il Fotomuseo Giuseppe Panini, che vanta un patrimonio fotografico enorme che deriva dall´evoluzione della positiva esperienza delle Raccolte Fotografiche Modenesi (consigliamo di visitare il sito del fotomuseo www.fotomuseo.it per rendersi conto di cosa sia questa realtà). Pensiamo che questo enorme patrimonio pubblico debba essere valorizzato, anziché inglobato in una fondazione che, inevitabilmente, non avrà gli stessi obiettivi di ricerca fotografica locale;
– perché in tempi di crisi, in cui Governo e Comuni tagliano il welfare, queste risorse devono essere indirizzate a tutelare le fasce più deboli. Inoltre, nel futuro anche le fondazioni bancarie avranno meno risorse e vincolando oggi cifre così importanti è inevitabile che in futuro verranno a mancare preziose risorse alla comunità. Se questa operazione andrà in porto ci troveremo quindi di fronte ad uno sperpero insopportabile in un periodo in cui siamo chiamati all´austerità.
– perché l´apertura di una nuova Fondazione dedicata alla fotografia comporta l´assorbimento del Fotomuseo Panini, e rende sempre più precaria la condizione di questo personale, composto in gran parte da giovani specializzati. È inaccettabile che questi lavoratori vivano nell´incertezza del loro futuro a causa delle manie di grandezza della Fondazione Cassa di Risparmio. Per loro, come per tutti i precari, chiediamo la definitiva stabilizzazione del rapporto di lavoro.
– perché se è necessario investire risorse nella fotografia preferiamo destinarle a sostegno dei giovani fotografi, che a Modena faticano a trovare spazio per esporre i loro scatti e ne troveranno sempre meno con una fondazione interessata al business dell´arte fotografica piuttosto che alla cultura fotografica.
Ci domandiamo con quale autorità la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena propone un utilizzo così disinvolto di denaro che deve avere finalità pubbliche, e chi ha deciso di avanzare questa proposta.
Ci auguriamo che la Fondazione Cassa di Risparmio ritorni sui suoi passi e che la Provincia di Modena e i Comuni che partecipano alla distribuzione delle risorse della Fondazione, a partire dal Comune di Modena, non avvallino una scelta che sottrae risorse alla comunità e che, a nostro avviso dovrebbero essere utilizzate con finalità sociale.
(La segreteria provinciale di Rifondazione Comunista Modena)