“Quando si verificano disguidi di carattere burocratico, il Comune è sempre disponibile a rivedere le pratiche, a risolvere i problemi e a migliorare ciò che migliorabile”. Lo afferma l’assessore alle Politiche economiche Graziano Pini replicando a una nota di Cna che accusa l’Amministrazione di “malaburocrazia” per una pratica di “Scia” (segnalazione certificata di inizio attività) relativa al trasferimento di attività di un acconciatore.
“Gli uffici stanno già facendo approfondimenti – precisa Pini – perché il nostro impegno è di ridurre il più possibile gli impedimenti burocratici e semplificare le pratiche a vantaggio dei cittadini e delle imprese, tanto che abbiamo recentemente avviato una sperimentazione di ‘sportello unico’ nata da un progetto che rivede le procedure organizzative e di rapporto con l’utenza”.
“Secondo le nostre prime ricerche sull’unico caso che corrisponderebbe a quello segnalato da Cna, che però non fa riferimenti precisi, non tutti i disguidi sarebbero sorti da parte del Comune”, spiega il dirigente comunale delle Politiche economiche Fabio Leonelli. “Ad esempio, per quanto riguarda le spiegazioni fornite a distanza di dieci giorni via fax, il Comune ha rispedito su richiesta della Cna le stesse informazioni già inviate in precedenza con posta elettronica certificata. L’acconciatore, se di quello si tratta, ha poi inviato una Scia corretta secondo le nostre richieste, tutte soddisfatte. Le verifiche sulla regolarità dell’attività però, nel suo caso, non dipendono solo dal Comune”, continua Leonelli. “In situazioni come queste avremmo gradito un confronto diretto con l’impresa associata a Cna, perché il modo più rapido per risolvere i problemi burocratici è andare direttamente alla fonte”.
