‘Canzoni del clan di Adriano Celentano’. Peppe Servillo voce; Javier Girotto sax; Fabrizio Bosso tromba; Furio Di Castri contrabbasso; Rita Marcotulli pianoforte; Mattia Barbieri batteria.
Mercoledì 10 agosto, nell’ambito dei concerti realizzati dal Comune di Reggio Emilia, unitamente ad ATER, Provincia di Reggio Emilia e Regione Emilia Romagna, in Piazza Fontanesi, ore 21,30 (ingresso libero) si esibiranno Peppe Servillo (voce), Javier Girotto (sax), Fabrizio Bosso (tromba), Furio Di Castri (contrabbasso), Rita Marcotulli (pianoforte) e Mattia Barbieri (batteria), protagonisti dello spettacolo Memorie di Adriano: le canzoni del Clan di Adriano Celentano.
Il concerto. “Le canzoni del clan sono le canzoni di un’Italia giovane, di nuovo giovane, che guardava altrove e a se stessa anche nelle canzoni, in queste canzoni, tenere ed urlate, scritte da autori vari ed arrangiate dai migliori per essere cantate da tutti, insieme al molleggiato e a Don Backy, insieme agli amici. Canzoni danzate e sussurrate che cantiamo, diversamente, anche oggi per appartenenza e desiderio, per curiosità e gusto di una memoria viva e sorprendente”.
Furio di Castri, uno dei migliori musicisti jazz italiani, ci racconta l’esperienza legata al gruppo che propone “Memorie di Adriano”:
“Quando ci siamo incontrati per la prima volta, cinque o sei anni fa in occasione di una “residenza artistica” promossa dall’Ater, non avevamo idea che il nostro percorso sarebbe stato così lungo e intenso. All’inizio sembrava quasi un gioco. Abbiamo affrontato per primo il repertorio di Frank Zappa, poi quello di Domenico Modugno. Sembravano soltanto due piccole occasioni per trovarci e rimescolare le nostre esperienze artistiche. Un pretesto per esprimere la nostra amicizia e la nostra poetica rileggendo in modo trasversale musiche che non ci appartenevano completamente. Ma il progetto su Modugno – il nostro Uomini in Frac – ha avuto un grandissimo successo, è cresciuto nel tempo e ci ha coinvolto in un’esperienza ricca e profonda. Così, dopo cinque anni di viaggi e quasi un centinaio di concerti in tutta Europa abbiamo pensato che fosse il momento giusto per raccogliere una nuova sfida e tuffarci nell’esplorazione di un altro grande personaggio della musica italiana. Adriano Celentano è cresciuto in un periodo di grandi trasformazioni culturali e sociali, ha coltivato un terreno compositivo ampio e fertile manifestando sempre un profondo senso di impegno civile, a volte con modi un po’ criptici e misteriosi. Oltre ad essere stato un grande interprete e compositore, Celentano è stato il catalizzatore di un piccolo gruppo di artisti che ha tracciato un’impronta profonda nella storia della musica italiana. Il Clan ha adattato il rock di Elvis Presley e il soul di Wilson Pickett e Ben King al sound italiano. Ha prodotto canzoni impegnate e riflessive e canzoni leggere e di disimpegno. Al suo interno si muovevano personaggi come Don Backy e Ricky Gianco. E insieme a loro muoveva i primi passi quello che sarebbe diventato uno dei più incredibili artisti della storia della musica in Italia, Demetrio Stratos. Il Clan era una sicuramente grande fucina di artisti e ha sicuramente aperto una nuova strada per la canzone italiana. Abbiamo scelto Celentano per ritrovare le canzoni che cantavamo da ragazzi guidando le nostre prime automobili o intorno ai falò sulla spiaggia – canzoni che hanno fatto anche la “nostra” storia e che non abbiamo mai dimenticato. E abbiamo scelto Celentano anche perché le sue sono canzoni che non abbiamo mai suonato – del resto sarebbe difficile immaginare “Il ragazzo della via Gluck” nel repertorio di un musicista di jazz o “Pregherò” in quello di Peppe Servillo. Beh, questo è il senso della sfida che affrontiamo con Peppe, Fabrizio, Javier, Rita e Mattia. Una sfida che tratteremo con quel senso di rispetto, disillusione e ironia che si è rivelato la vera magia del nostro incontro.Un gioco per raccontare il mondo di oggi con “Una carezza in un pugno” e “Storia d’amore” ¬ così come “Azzurro”, “Stai lontana da me”, “Sognando”, “Sei rimasta sola” e “Sotto le lenzuola” e tante altre ancora.”
Mundus e noi 2011 coinvolge i Comuni di Boretto, Casalgrande, Carpi, Correggio, Reggio Emilia, Scandiano e Soliera dal 6 luglio al 15 agosto si svolgeranno 26 concerti, la maggior parte dei quali gratuiti, con musicisti provenienti da diverse regioni d’Italia e da Albania, Argentina, Australia, Brasile, Germania, Gran Bretagna, Iran, Irlanda, Islanda, Mali, Palestina, Romania, Senegal e Stati Uniti
Gli enti organizzatori sono Ater-Associazione Teatrale Emilia Romagna, Provincia di Reggio Emilia, Regione Emilia Romagna e tutti i Comuni che ospitano gli eventi.
Info: ATER, Tel: 059 340221 E-mail: mundus@ater.emr.it Sito internet: http://ater.regione.emilia-romagna.it