Oltre 2.000 tonnellate di cibo irregolare sequestrato per un valore complessivo di 3,5 milioni di euro. E’ il bilancio dell’operazione ‘Buone vacanze’ dei carabinieri dei Nas, che nell’ambito di una strategia anche su incarico del ministro della Salute Ferruccio Fazio, hanno effettuato una vasta azione di monitoraggio nel settore alimentare, concentrando i controlli sulle strutture che aumentano in questo periodo le attivita’ (ristoranti, agriturismi, alberghi, stabilimenti balneari, punti di ristoro autostradali, aziende di produzione di alimenti destinati all’immediato consumo) e che rappresentano obiettivi particolarmente sensibili per preservare la salute dei cittadini. Nel giro di alcuni giorni i Nas di Cosenza e Foggia sono stati impegnati per due tossinfezioni alimentari che hanno colpito 50 villeggianti che avevano mangiato in un agriturismo e un villaggio turistico. Nel corso delle ispezioni ai due ristoranti, che sono stati chiusi, sono state rilevate gravi carenze igienico-sanitarie (sporco diffuso sulle attrezzature e superfici, ruggine sugli infissi metallici, pentolame sporco abbandonato sul pavimento, presenza di animali infestanti e mozziconi di sigaretta, rotture della piastrellatura della cucina) e alimenti in cattivo stato di conservazione o alterati. In particolare, i militari hanno sequestrato 1,7 tonnellate di alimenti, tra i quali tagli di carne totalmente avariati ed emananti un odore nauseabondo, nonche’ confezioni di gamberoni completamente disidratati per il freddo.
I controlli, effettuati dalla fine di giugno, hanno impegnato circa 500 carabinieri dei 38 NAS dislocati sul territorio, che hanno ispezionato oltre 4.000 obiettivi riscontrando irregolarita’ in circa 1/3 delle strutture. Centoventitre’ aziende sono state sottoposte a sequestro o a chiusura immediata per situazioni particolarmente gravi dal punto di vista dell’igiene e della sicurezza degli alimenti. Al fine di salvaguardare la massima salubrita’ delle derrate, i militari hanno prelevato 380 campioni di alimenti, consegnati ai laboratori degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali o delle AR.P.A. per l’esecuzione di analisi volte a stabilire l’assenza di pericoli. In totale, sono stati sottratte alla rete distributiva oltre 2.000 tonnellate di alimenti e bevande irregolari o potenzialmente pericolosi per la salute per un valore di circa 3.5 milioni.