Il Consiglio di Stato, con la sentenza del 2 agosto, ha dichiarato legittima tutta la procedura amministrativa seguita dal Comune di Scandiano fin dal 2004 nei confronti dei terreni di proprietà dei sigg. Rabboni nell’area localizzata per la realizzazione del nuovo polo fieristico: in particolare, è stata ritenuta valida dal Consiglio l’espropriazione degli ex terreni dei Rabboni.
Nello specifico – secondo la quarta Sezione – le ragioni di urgenza dell’esproprio messe in campo dal Comune, ben potevano consistere proprio nell’intervenuta scadenza dei vincoli espropriativi già contenuti nel P.R.G. per decorso del termine di efficacia previsto nei 5 anni. Il Consiglio di Stato riconosce anche le motivazioni di tale esproprio ricondotte all’interesse pubblico di cui godeva l’area, destinata alla costruzione della Fiera “un’opera infrastrutturale chiaramente strumentale alle politiche di sviluppo economico e di incentivazione dell’attività mercantile e produttiva a livello locale”, si legge nella sentenza. Si chiude così definitivamente il capitolo giuridico sul merito delle ragioni dell’esproprio, riconosciute all’amministrazione comunale di Scandiano. Resta solo da riesaminare la DIA tardiva presentata dai sigg. Rabboni per il loro immobile.
Rimane inoltre aperta la questione legata all’indennizzo, che verrà di nuovo esaminata in appello, così come richiesto dai signori Rabboni e sulla quale il Comune attenderà le decisioni giuridiche alla stessa maniera in cui ha atteso la sentenza del Consiglio di Stato che ha confermato la correttezza e la legittimità della sua azione amministrativa.
Il Comune di Scandiano si dichiara soddisfatto della sentenza e ritiene sia stato importante per la tutela dell’ente presentare il ricorso sulla legittimità dell’esproprio, e la giustizia gli ha dato ragione. In questo modo abbiamo tutelato gli interessi della comunità. L’amministrazione, al di là dei dovuti atti in sede giudiziaria, è stata ed è ancora disponibile ad ogni contatto con la proprietà che, nell’interesse di ognuno, possa portare a soluzioni concordate e condivise”.