Protocollo sfratti, microcredito personale, 18 appartamenti di servizio indirizzati a madri sole, e 50 nuovi posti letto in zona San Donato per l’accoglienza temporanea di nuclei familiari. Questi i punti cardine del verbale d’incontro sottoscritto venerdì scorso da Comune di Bologna e organizzazioni sindacali (confederali, Usb e sindacato inquilini), sul tema dell’emergenza casa in città.
Il documento contiene una serie di misure volte a limitare l’emergenza abitativa, indirizzate in particolare alla famiglie in condizione di disagio, a causa del perdurare della crisi, e al conseguente abbassamento della capacità di fare fronte alla quotidianità, rispetto al bene primario casa.
Le parti hanno convenuto inoltre di attivare, a partire dal mese di settembre, una sede di confronto nella quale condividere le idee, la progettualità e le politiche generali sul tema dell’abitare.
Le organizzazioni sindacali si sono impegnate a presentare all’Amministrazione comunale una piattaforma programmatica. Il Comune si confronterà quindi con i sindacati tutti, attivando specifici tavoli operativi, rispetto al programma di mandato, le risorse e le politiche che l’Amministrazione ha intenzione di mettere in campo in questo ambito.