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Pal Sanità, Fraulini (PDL): ‘Realtà pavullese penalizzata. Ospedale declassato, un danno per tutti’

Il Consigliere comunale del PDL e Vicecoordinatore comunale del Partito, Nino Fraulini, ha partecipato all’incontro istituzionale sul PAL alla presenza di amministratori e sindaci della provincia di Modena organizzato presso la sede della Comunità montana di Pavullo e nel merito, ha dichiarato:

“Se in linea di principio condivido l’obiettivo, contenuto nel PAL, di ottimizzare le risorse economiche e finanziarie, anche attraverso la riduzione dei costi del personale amministrativo a fronte di ulteriori investimenti per il personale sanitario, ritengo ben più discutibile la tesi che questo risparmio si otterrà introducendo la novità delle Case della salute. Da medico e da politico temo che così non si avrà né una migliore assistenza sanitaria territoriale, né un risparmio di risorse. Anzi, stando ai precedenti, sono portato a credere che i costi purtroppo aumenteranno. Alla domanda sul perchè gli ospedali di Pavullo e Vignola, nel nuovo Pal, siano classificati “di prossimità”, mi sono state date risposte confuse e per nulla soddisfacenti. Questo è un punto fondamentale: la classificazione di ospedale d’area prevede infatti che siano presenti certi servizi (cardiologia, terapia intensiva e rianimazione, medicina e day hospital riabilitativo, geriatria, etc.) che invece non sono presenti negli ospedali di prossimità. E’ infatti evidente per tutti che i Km. in montagna sono ben altra cosa rispetto a quelli di pianura ed i tempi di percorrenza sono ben diversi e pertanto la vicinanza dell’Ospedale di Sassuolo all’Ospedale di Baggiovara fa sì che, per esempio, la cardiologia costituisca in questo caso un inutile doppione mentre invece sarebbe assolutamente necessario per un infartuato che arriva da Barigazzo o Pian del Falco averla a disposizione il prima possibile! In altre parole, Pavullo, che per collocazione e per struttura risulta centrale e strategico per tutta la montagna, non può non avere o non avere più strutture come cardiologia, terapia intensiva e rianimazione, medicina e day-hospital riabilitativo e geriatria, ed essere dipendente e subalterno a quello di Sassuolo. Un infartuato soccorso a Fiumalbo che dista 90 chilometri da Sassuolo, su quale tipo di intervento urgente potrà contare? A questa domanda non mi è stata data risposta se non con qualche battuta umoristica sulla semantica del termine ‘prossimità’.

Senza considerare che il Frignano è meta turistica che raddoppia la popolazione nei mesi estivi e dove un’assistenza ospedaliera d’emergenza/urgenza è necessaria. Ci sono centinaia di anziani che scelgono Pavullo anche per le proprie vacanze, sicuri di potere contare sulla vicinanza di un ospedale in grado di garantire alti livelli di assistenza. Togliere servizi, reparti, specializzazioni, avrebbe ripercussioni negative anche sotto l’aspetto turistico. Purtroppo sembra che il Pal sia stato creato senza considerare questi aspetti che ne dovrebbero invece essere alla base”.

















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