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Una Festa per il futuro a Castel di Casio

La forza per il futuro di Castel di Casio è nella valorizzazione del territorio e della sua naturale vocazione turistica. Con queste parole il Sindaco di Castel di Casio Mauro Brunetti sigla l’edizione 2011 delle Feste d’agosto che hanno nella rievocazione medievale O Capitano! Mio Capitano! il suo fulcro.

La festa, in particolare, sarà la punta di diamante della stagione estiva di Castel di Casio, meraviglioso borgo medievale di origini romane, prendendo il nome dal titolo del libro scritto dal noto giornalista, storico e gastronomo a tutto tondo, Gabriele Cremonini e Luciano Bernardini, che verrà presentato per questa occasione.

Dal tramonto a tarda notte la storia infatti rivive nell’antico borgo grazie all’impegno congiunto di Comune, Ascom e Pro Loco che ha già dato felici risultati, attirando in questo antico borgo centinaia di americani venuti a Castel di Casio per festeggiare un illustre concittadino, Paul Magelli che aveva deciso di fare del paese la sua nuova dimora, portandosi dietro, attraverso l’Atlantico, sette container stipati di mobili d’antiquariato e facendo orgogliosamente della propria casa un museo en plein air, aperto ai concittadini e a tutti i turisti per caso.

Dal 19 al 20 di agosto sarà una girandola di appuntamenti studiati e messi in scena da Giuliano Saccani che, oltre alla carriera di docente, ricopre la carica di Presidente della Federazione Erboristi di Confcommercio Ascom Bologna e ha portato a Castel di Casio appuntamenti importanti alla scoperta delle erbe officinali e a uso alimentare di una delle zone più tipiche e affascinanti nonché una delle meno contaminate dell’Appennino bolognese:giornate di studio articolate su diversi appuntamenti e dedicata perlopiù alle erbe spontanee della valle del torrente Limentra, che possono essere usate a scopi alimentari e medici, ideate- sottolinea Saccani- per portare all’attenzione del pubblico questo ‘piccolo angolo di Paradiso’. Lampi d’imprese guerresche, intrighi e leggende all’ombra della torre di Castel di Casio alla luce delle torce, quindi, per far rivivere antiche atmosfere e tradizioni legate alla cultura e alla vita medievale con scorci di vita vissuta.

La manifestazione- ricorda il Sindaco – commemora un momento storico importante quale il capitanato di Casio che durante il XII secolo e fino alla metà del XIV , fu il principale centro amministrativo politico giudiziario di tutto l’Appennino bolognese, tanto che alla fine del XIV secolo si trovano due capitanerie:Casio e Roncastaldo, carica prettamente militare poiché quella civile era di competenza del Podestà.

E’ una grande festa- sottolinea Marco Bettocchi Presidente dell’Ascom di Castel di Casio- che ci vede fortemente impegnati per la valorizzazione di questa zona così ricca di storia e di risorse umane e naturali in cui però gli imprenditori devono affrontare quotidianamente diversi problemi per assicurare un futuro al terziario, a cominciare per esempio dal credito alle imprese e a questo proposito un ausilio potrà venire dai finanziamenti previsti dalle legge 41.

Il bene del paese e dei cittadini- conclude il Sindaco affiancato dal vice Marco Aldrovandi- è il nostro scopo primario al di là degli schieramenti politici, l’abbiamo dimostrato con la lista civica che ha vinto le passate edizioni e lo dimostreremo con la realizzazione dei prossimi progetti quali il rifacimento della piazza e la realizzazione della scuola media, in piena sinergia con le istituzioni e le Associazioni che come l’Ascom ci affiancano nel nostro cammino verso il futuro.

















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