Sono state oltre 300 le persone che nelle prime tre domeniche del mese di luglio hanno partecipato alle visite guidate agli scavi archeologici di Montegibbio, promosse dall’Amministrazione comunale di Sassuolo. Il prossimo ed ultimo appuntamento previsto con le visite al sito, è fissato domenica 24 luglio, a partire dalle ore 17,30, con ritrovo presso la corte di Montegibbio.
Dopo avere percorso il sentiero che collega il castello all’area dello scavo, i partecipanti seguiranno le lezioni degli archeologi sul lavoro svolto negli ultimi mesi relativo ai ritrovamenti di epoca romana che hanno fatto di questo sito uno dei più significativi non solo a livello locale.
Dopo le prime importanti scoperte delle pregevoli pavimentazioni, il lavoro condotto dagli archeologi e dai geologi durante la sesta campagna di scavo, condotta nei primi mesi del 2011 e ancora in corso, ha messo infatti in luce i resti di un edificio riferibile al tardo periodo repubblicano, probabilmente destinato al culto di Minerva, divinità connessa alle acque, ed in particolare al loro valore salvifico e curativo.
Il fascino del sito è proprio rappresentato dal fatto che i lavori di scavo ed i ritrovamenti continuano, dando così la possibilità ai visitatori di essere partecipi, settimana dopo settimana, del fascino della scoperta di nuovi reperti e antichi manufatti.
L’obiettivo degli archeologi nella campagna del 2011, è comprendere la pianta e la funzione della struttura architettonica in blocchi solo in parte messa in luce nel 2010 e di approfondire, grazie all’aiuto di geologi, i reali motivi che furono causa della vasta distruzione del sito.
Lo scavo archeologico è stato finanziato nel corso del 2011 dal Comune di Sassuolo, che è inoltre diventato concessionario del sito.
Al Comune di Sassuolo che ha reso possibile l’avvio del “progetto di ricerca Montegibbio” con gli scavi, si è unita la Soprintendenza per i Beni Archeologici con il proprio personale scientifico (Dott. Donato Labate, Dott. Luca Mercuri) e tecnico.
Sullo scavo, diretto in questa campagna dalla dott.ssa Francesca Guandalini, oltre ad operare gli archeologi (Dott. Francesco Benassi, Ispettore Onorario Ivan Zaccarelli) e gli studenti dell’Università di Modena e Reggio Emilia (Corso di Laurea in Scienze dei Beni Culturali) e di Bologna (Corso di Laurea in Archeologia) partecipano, con le proprie preziose consulenze, i geologi Prof.ssa Lisa Borgatti (DISTART, Università degli Studi di Bologna) e Prof. Stefano Cremonini (Dipartimento di Scienze della Terra e Geologico-Ambientali, Università degli Studi di Bologna).