La nomina dell’ex assessore regionale Armando Campagnoli alla presidenza di BolognaFiere, di competenza dell’assemblea degli azionisti, rispetta le linee guida del Consiglio comunale di Bologna e in particolare la disposizione di incompatibilità che non può essere riferita a livelli di governo diversi. Le nomine di spettanza del sindaco sono avvenute nel rispetto degli indirizzi e della procedura adottati dal Consiglio comunale. Il procedimento verrà pubblicato online al più presto.
Questa la risposta dell’assessore agli Affari istituzionali, Matteo Lepore, al consigliere Michele Facci (PDL) nel corso del Question time di questa mattina.
La domanda del consigliere Michele Facci (PDL):
Premesso che sui giornali di questi giorni è stata comunicata la nomina dell’ex assessore regionale Armando Campagnoli alla Presidenza della Fiera di Bologna; chiede all’Amministrazione comunale se non ritenga che tale designazione sia in contrasto con le linee guida appena approvate dal Consiglio comunale di Bologna, con particolare riferimento al divieto temporaneo di incarichi per i rappresentanti politici istituzionali.
La risposta dell’assessore Matteo Lepore:
In merito al quesito posto dal consigliere Facci e’ opportuno precisare quanto segue:
Si ricorda innanzi tutto che la designazione del Presidente di BolognaFiere, di competenza dell’assemblea degli azionisti, è concordata tra i soci pubblici e non è di competenza del solo Sindaco. Per quanto riguarda le nomine in BolognaFiere, sia per quanto riguarda il Presidente, sia per quanto riguarda le designazioni di spettanza del sindaco (un consigliere di amministrazione, un componente effettivo e un supplente del collegio sindacale) sono stati rispettati gli indirizzi consiliari approvati con deliberazione P.G. n. 138332/2011 del Consiglio ed è stata seguita la procedura di trasparenza di cui all’atto di Giunta P.G. n. 143293/2011. Tale procedura prevede, come è noto, la presentazione dei CV da parte dei soggetti interessati e una loro valutazione da parte del Comitato Nomine (costituito dai proff. Costi, Montuschi e dalla dott.ssa Schiavina).
I CV presentati per il cda di Fiere sono 270.
Per quanto riguarda le incompatibilità dettate dagli indirizzi approvati dal Consiglio comunale, si precisa che la disposizione contenuta all’art. 6 dell’Allegato all’atto di indirizzo del Consiglio comunale, traducendosi in una causa di incompatibilità, non è suscettibile di interpretazione estensiva e non può pertanto essere riferita a livelli di governo diversi da quelli espressamente previsti. Conseguentemente, essa deve intendersi riferita a chi ha ricoperto l’incarico di Sindaco e di assessore comunale nel triennio successivo alla scadenza del mandato amministrativo.
Il consigliere Facci si è dichiarato non soddisfatto.